Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

La Sangiovesa, un mito e il centro storico è rinato

Notizia pubblicata il 04 febbraio 2009



Categoria notizia : Turismo


OGNI TANTO a Manlio Maggioli capita ancora oggi di discutere con i cuochi. «In tavola non voglio veder nulla che non sia tipico della Romagna». Vietata anche la Coca Cola. «Ho concesso di servire la birra. Rigorosamente artigianale».

Anche così si è creato il mito della Sangiovesa, che festeggia in questi giorni i 20 anni dalla nascita. Maggioli, che di successi ne ha avuti tanti con la sua azienda, non esita a definire la Sangiovesa «il mio capolavoro. Questo locale è un inno alla Romagna, e ha cambiato per sempre la città di Santarcangelo. Dopo la Sangiovesa in pochi anni in centro hanno aperto una quindicina di locali. La Sangiovesa ha fatto e continua a far da traino. E chi non trova posto da noi, va a mangiare nel locale vicino».

Ma l’esperienza di cenare nel ristorante più noto di Santarcangelo resta unica. «Quando comprai il locale tanti anni fa — ricorda Maggioli — dal conte Nadiani, personaggio incredibile (faceva il pittore e si circondava di belle donne) ancora non sapevo cosa farne.

Poi con Tonino Guerra — ricorda Maggioli — decidemmo di farne un’osteria. Perché a Santarcangelo, il paese delle osterie da sempre, stavano scomparendo».

Maggioli mise a lavorare alla Sangiovesa un muratore e due manovali. «L’idea era di togliere, più che aggiungere. Ed eliminare tutto ciò che non faceva parte della struttura originale. Così abbiamo recuperato i soffitti a volta, i pavimenti in sasso».

Durante i lavori «io e Tonino, nel corso delle nostre passeggiate, passavamo sempre a controllare». Guerra procurò un disegno di Fellini, una donna in stile Amarcord, che divenne subito l’icona del locale. Ma fu Dolcini, del tribunato dei vini, a trovare il nome: Sangiovesa. «Da allora decisi che nel locale si sarebbero serviti solo vini e prodotti romagnoli. Quanti litigi con i cuochi...». Sembrava un azzardo, «invece è stata la carta vincente». Capace di soddisfare i palati più fini, e quelli dei tanti politici, personaggi della cultura e dello spettacolo passati in questi anni dalla Sangiovesa. «Ricordarli tutti? Impossibile. Mi piace ricordare Mastroianni, Antonioni, Gassman, Wenders, Gassman, Muti, Turturro, I politici? Qui sono passati tutti, tranne Berlusconi: lo devo proprio invitare!».

foto by http://flickr.com/photos/sifone/