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Dipinti, disegni, acquarelli Santarcangelo di Rimini ritrova il suo artista indagatore

Notizia pubblicata il 18 novembre 2007



Categoria notizia : Musica


LA MOSTRA antologica di Lucio Bernardi realizzata dai Musei comunali di Santarcangelo, Rimini,  consegna al giudizio del pubblico l'opera di un artista di grande spessore, forse non del tutto onorato nella sua ormai pluridecennale carriera artistica.

 Seppure ad intervalli irregolari, abbiamo conosciuto la sua produzione, interessati soprattutto ad un certo eclettismo, sia del soggetto che della tecnica, che può avere una duplice valenza: segno di curiosità , costruita su una solida base di ricerca artistica e talento; incapacità  a trovare una propria dimensione. Per Bernardi é certamente il primo caso.

Dipinti, disegni, acquarelli ed incisioni, sculture, ceramiche, rilievi e perfino sassi colorati, tecniche da collage, sono le "superfici" prescelte in un infinito espressivo che incuriosisce, stimola la fantasia, appaga lo sguardo e l'anima.

Onorato per la prima volta in modo così completo dalla sua città , Bernardi é un artista indagatore, un detective della realtà , che produce spinto dal moto dell'animo suo senza pudori e compromessi.

Prediligiamo, in tal senso, la produzione pittorica, ben sapendo con ciò di esercitare una eresia, visto che l'artista ha largamente spadroneggiato nella ceramica artistica.

Pur tuttavia, i soggetti di quadri come Contessa…cos'é mai la vita o Donna seduta col gatto, ci incuriosiscono e stimolano a riflessioni più ampie. Il soggetto ironico e il tratto figurativo esprimono una verve stilistica sedimentata dentro i canoni del primo Novecento, attraverso suggerimenti colti che ricordano a tratti Chagal.

L'IRONIA, si diceva, pervade varie porzioni della produzione, come per esempio nello spiritoso Omaggio a Lukas Cranach, che in realtà  sembra più un omaggio alle Tre Grazie.

Bernardi mesce senza timore stilemi diversi, ma é attento all'armonia: si dovrebbe parlare, insomma, di un eclettismo rigoroso, fornito di ampia e solida memoria, studio e analisi tecnica. (nella foto "Signora con ventaglio").

L'osservazione attenta di alcune opere, poi, evoca altri ambiti artistici e suggerimenti forse inconsci. Nel gruppo musicale del 1970 (autoritratti) si scorge perfino qualche segno felliniano, la lucida follia del sogno.

C'é dunque parecchio da scoprire in questa mostra che, inaugurata il 9 novembre, é accompagnata da un catalogo illustrato (con testi di Michela Gori, Simonetta Nicolini, Orlando Piraccini e fotografie di Costantino Ferlauto) e resterà  aperta al pubblico fino al 6 gennaio presso il Monte di Pietà .

foto by micheleooon