Rimini piange Pavarotti Dasi: «Ho perso un amico» Quel compleanno in diretta. La sua ultima apparizione dopo l'intervento
Notizia pubblicata il 07 settembre 2007
Categoria notizia : Spettacoli
«Spero di meritarlo questo riconoscimento. Non faccio altro che usare la mia voce a fin di bene, perchè credo che chi ha ricevuto un dono da Dio deve cercare di ripagarlo». Così Luciano Pavarotti nell'ottobre 1997 si raccontava alla folla del Pio Manzù.
Una folla commossa per quella che si sarebbe rivelata una delle ultime apparizioni di 'Big' Luciano a Rimini.
Per rivedere il grande tenore ancora in scena bisognerà attendere altri sei anni, quando Pavarotti (è il 12 ottobre 2003) festeggia a Rimini in diretta tivù i suoi 68 anni e l'uscita del nuovo disco Ti adoro. Il palco è quello del varietà Torno sabato... e tre condotto da Giorgio Panariello, e in onda dal 105 Stadium.
Pavarotti appare intorno a mezzanotte, si accomoda al pianoforte per un duetto con Panariello e Paolo Belli, e poi taglia in diretta la gigantesca torta di compleanno. E' un Pavarotti disteso e sorridente, nulla a che fare con quello che la scorsa estate atterra al ?Fellini', pallido e smagrito, di r itorno dal delicato intervento subito a New York per rimuovere il cancro al pancreas.
RICORDA oggi il presidente del Pio Manzù, Gerardo Filiberto Dasi: «Era un grande talento, ma soprattutto un uomo davvero buono. Quando andavo a Pesaro passavo spesso a trovarlo. Prima gli telefonavo per avvertirlo della mia visita. «Non ce n'è bisogno, tu Filiberto puoi venire quando vuoi. Mi chiamava Filiberto, anche se è il secondo nome: diceva che era un bel nome, gli piaceva di più. La sua umiltà mi spiazzava. Io, di fronte al suo talento, mi sentivo come un bambino. Eppure sapeva come conquistarti, con la semplicità».
Anche a San Marino il ricordo del maestro galoppa a briglia sciolta. Non è un eufemismo, perchè era intitolato proprio al Titano il «Csio Pavarotti», il grande evento ippico che riuniva a Modena i migliori cavalieri ed amazzoni sulla scena mondiale. C'era un contratto pluriennale con con San Marino e il grande Luciano ogni volta (erano i primi anni '90) veniva di persona sotto le tre torri per presentare alla stampa lo spettacolo abbinato alla manifestazione ippica di salto a ostacoli, in cui il tenore modenese duettava con i big della musica leggera, da Zucchero a Sting. «Lo ricordo come un personaggio straordinario, un artista di un enorme carisma», commenta Gabriele Gatti, all'epoca Segretario di Stato per gli Affari esteri di San Marino.