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Luciano Nadalini Mostra Sete Bologna
Notizia pubblicata il 14 dicembre 2009
Categoria notizia : Cultura
La Sete dei bambini del Sud in una mostra dei volontari GVC Gli scatti e le immagini del foto reporter Luciano Nadalini nei paesi in via di sviluppo documentano la siccità patita da milioni di persone; fino al 9 Gennaio a Palazzo D'Accursio l'esposizione dedicata all'acqua
Se da noi fioccano lamentele e polemiche quando manca l'acqua per innaffiare i fiori o lavare l'auto cosa devono dire le milioni di persone che nel Sud del mondo soffrono la sete? Ben poco visto che il ricco Occidente destina risorse limitate, in Italia solo lo 0,1 del Pil è destinato ai progetti di cooperazione, per risolvere il problema e soprattutto queste popolazioni non hanno voce per farsi sentire. La denuncia arriva quindi dai volontari che da anni lavorano sul campo per cercare di migliorare la situazione di donne, bambini e anziani che soffrono la sete. A Bologna del problema se ne occupa dal 1971 la GVC Onlus, il gruppo di volontariato civile che opera in 28 diversi paesi del mondo. Uno sforzo che, in tempi di discussione politica sulla privatizzazione dell'acqua, in questi giorni si rende visibile grazie alla mostra fotografica: «Sete. L'acqua nel Su del mondo tra emergenze e diritti umani». Si tratta di trenta scatti del foto reporter Luciano Nadalini che ha seguito e documentato numerosi progetti della GVC in giro per il mondo: dalla Guinea alla Palestina, dal Libano alla Bolivia, dal Marocco al Vietnam. «In questi anni ho scattato foto nei luoghi istrutti da tsunami e inondazioni, e ho voluto ritrarre le conseguenze disastrose causate dai cambiamenti climatici», parole del reporter alla vigilia del summit sul clima di Copenaghen. Ovvero le emissioni inquinanti, il disboscamento, l'agricoltura e l'allevamento intensivo stanno creando non pochi problemi alle popolazioni che vivono ancora e soprattutto grazie all'agricoltura.
«Nel 2025, fra soli 15 anni, si calcola che circa 4 miliardi di persone non avranno più accesso all'acqua. L'assenza di risorse idriche nei Paesi del sud del mondo può essere motivo di un conflitto mondiale, la cosiddetta “guerra bianca” - ha spiegato la presidente del Gvc Patrizia Santillo - . In molti dei Paesi in cui Gvc opera, ad esempio in Palestina, la mancanza d'acqua costituisce uno dei principali ostacoli al raggiungimento della pace». La mancanza d'acqua come confermano le tragiche immagini di Nadalini mettono a nudo la differenza di stili di vita tra noi e il Sud del mondo.
La mostra è visitabile fino al 9 gennaio, nella Manica Lunga di Palazzo D'Accursio, mentre venerdì prossimo alle 18 in Cappella Farnese si terrà la tavola rotonda "Acqua, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare. Quali prospettive per il sud del mondo?". Partecipano Paolo De Castro e Andrea Segrè.