Un'ironica Littizzetto tra panico e risate A sorpresa coinvolge gli ospiti di Confcooperative
Notizia pubblicata il 10 ottobre 2008
Categoria notizia : Spettacoli
IL PANICO serpeggia in platea. A spargelo tra gli spettatori nel parterre del Comunale per lo spettacolo di Confcooperative é una scatenata e dissacrante Luciana Littizzetto che, con grande sorpresa di tutti, rinuncia al tradizionale monologo dal palcoscenico e destina tanti tra i seduti in poltroncina a improvvisarsi sacrificali ‘spalle'.
Senza guardare in faccia a nessuno: dalle autorità civili e militari a don Domenico, padre spirituale dell'organizzazione.In faccia no, ma guarda invece, eccome, su teste (soprattutto se con pochissimi o troppi capelli), chili di troppo, dècolletè abbondanti, abiti e persino colore dei calzini.
Nessuno dei prescelti viene risparmiato. A cominciare dalla stessa protagonista dello show che ironizza su di sè («mi sarebbe piaciuto essere un uomo solo per farmi ogni tanto un complimento») con la stessa ferocia con cui colpisce i suoi bersagli.
Il teatro, gremito all'inverosimile («siamo quali mille» aveva rivelato poco prima il presidente Paolo Bruni, in sala con moglie, figlie e la mamma Anna Maria) esplode ad ogni battuta: e sono circa sessanta minuti di botti e applausi.
Ce n'é anche per Massimo Giletti e Franco Di Mare, tra gli ospiti di una serata che numerosi rappresentanti del mondo istituzionale, economico, culturale e politico della città non si sono voluti perdere. A salvarsi é solo il sindaco Gaetano Sateriale. Non perchè l'attrice comica, che lo cerca disperatamente tra il pubblico, abbia deciso di graziarlo, ma solo perchè assente. «Una febbre improvvisa» lo giustifica subito Paolo Bruni che per tutto lo spettacolo interagisce con la Littizzetto conducendola a conoscere questo o quel dirigente di Confcooperative per i quali, dopo quella stretta di mano, arriveranno i due o tre minuti tra i più imbarazzanti, ma anche insoliti, della loro vita.
Sono le 22 quando lo tsunami Luciana abbandona il Comunale non prima di aver ricevuto un mazzo di fiori che porta dietro le quinte commentando: «E' più alto di me».
Gli invitati a questo appuntamento per il cinquantesimo anniversario di Confcooperative se ne escono invece con il ricordo di una serata del tutto originale e divertente e un raffinato volumetto che raccoglie le immagini più significative di mezzo secolo di cammino della stessa Confcooperative.
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