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Via alla lotta contro la zanzara tigre. Già  iniziato un trattamento sperimentale a base di candeggina

Notizia pubblicata il 27 febbraio 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


PER SCONFIGGERE la zanzara tigre serve la candeggina. Parola degli studiosi dell'Università  di Bologna, che hanno testato gli effetti del detergente sulle uova dell'insetto zebrato riscontrando ottimi risultati. In base a questi dati, il Comune di Cesena ha deciso di attuare in via sperimentale una campagna di disinfestazione contro il proliferare della zanzara che l'anno scorso portò in città  il virus Chikungunya.

Da lunedì scorso e fino al 15 marzo, quattro operatori della ditta bolognese Gico Systems prenderanno di mira tutti i circa 29.000 tombini pubblici della città , spruzzando una soluzione a base di candeggina, che dovrebbe distruggere le uova sopravvissute all'inverno e pronte a dischiudersi con l'arrivo della primavera. Il costo complessivo dell'operazione si attesta sui 22.000 euro.

«Il Comune - commenta il sindaco Giordano Conti - é seriamente impegnato nella battaglia, ma é necessario che anche i cittadini facciano la loro parte, altrimenti i risultati non saranno apprezzabili».

NEI GIORNI scorsi é stato individuato il primo esemplare di zanzara tigre della stagione 2008, con due mesi d'anticipo rispetto alla tradizionale comparsa dell'insetto, datata intorno alla metà  di aprile. «Prima di proporre l'uso della candeggina ai privati - aggiunge l'entomologo dell'Ausl Claudio Venturelli - vogliamo valutare i risultati del nostro intervento, fermo restando che le quantità  usate dagli operatori sono abbondantemente al di sotto dei rischi di inquinamento ambientale. Già  da oggi però i cesenati devono cominciare a pulire i loro vasi e sottovasi, sia quelli in casa che quelli all'aperto: é lì che le uova sopravvivono all'inverno. Poi, da aprile, sarà  il momento di iniziare con la campagna larvicida nei tombini».

SUL MERCATO sono disponibili prodotti specifici il cui utilizzo deve essere reiterato per tutta l'estate. I costi variano mediamente dai 30 ai 40 euro a stagione. L'Amministrazione intanto, terminata la campagna contro le uova, a metà  aprile inizierà  a cacciare le larve. A San Martino in Fiume, Vigne, Villa Chiaviche e Sant'Egidio, dove l'anno scorso attecchì il virus Chikungunya, verranno attuate disinfestazioni porta a porta, mentre nelle altre zone gli interventi riguarderanno solo le aree pubbliche. «Le analisi dei nostri esperti - conclude Conti - dicono che il virus che l'estate scorsa ha fatto ammalare 16 cesenati non dovrebbe trasmettersi alle uova e dunque al momento dovremmo essere al sicuro dalla Chikungunya. Questo però non ci consente di abbassare la guardia. Noi stessi diamo l'esempio, attuando controlli rigidissimi, anche per via satellitare, nei confronti delle aziende che incarichiamo di disinfestare il territorio comunale. L'anno scorso la ditta appaltatrice non rispettò gli standard: l'abbiamo scoperta, le abbiamo revocato l'incarico e comminato una penale di 46.000 euro». 
(foto by t.luigi70)