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I giovani d’oggi: ricchi di gadgets ma poveri di vocaboli
Notizia pubblicata il 18 novembre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Le tecnologie moderne, vita frenetica, social network e tv hanno reso il linguaggio quotidiano dei giovani povero di vocaboli, che vengono sostituiti da termini volgari e discorsi vuoti.
Sarà colpa degli SMS, dove il messaggio deve essere condensato in meno parole possibili e anche i vocaboli vengono contratti mentre la punteggiatura quasi annullata, sarà colpa dei social network dove nonostante persone distanti hanno la possibilità di mettersi in contatto, l’aproccio virtuale diventa superficiale e gli argomenti di discussione sono spesso futili, sarà la vita frenetica che impone l’uso di mezzi di trasporto per ogni spostamento e limita i contatti umani, oppure la responsabile potrebbe essere ‘mamma tv’ che usa sempre le stesse parole per comunicare messaggi brevi in minor tempo possibile.
Il risultato? I giovani sono poveri di vocabolario, anche a scuola non costuirscono il loro patrimonio linguistico ma si limitano ad imparare a memoria, senza capire in profondità quello che viene studiato. Solo pochi anni fa l’ultilizzo di temini volgari era considerato maleducato ma ora le mosche bianche sono le persone che non li usano. I ragazzi tendono ad uniformarsi per essere accettati dal branco, questo però crea dei limiti emormi perché non imparano a riflettere e a ragionare indipendentemente. I genitori devono educare i loro figli fin da piccoli per aiutarli ad approfondire la conoscenza della nostra lingua anche grazie all’utilizzo del dizionario. I vocaboli sono preziosi ma rappersentano quello che pensiamo, questo fa sorgere una domanda: “Dietro alla povetà di parole, si trova una povertà di idee?”.