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Sarà il trionfo della vanità a salvare il mondo

Notizia pubblicata il 07 maggio 2009



Categoria notizia : Cultura


CHE IL DENARO non faccia la felicità lo dice un adagio popolare clamorosamente smentito però dalla quotidianità che sta sotto gli occhi di tutti, alle sostanze che garantiscano un’apparenza in linea con il diktat di una società che tutto giudica e plaude solo sulla base del successo finanziario

Così non è casuale che il nuovo ciclo d’incontri del Centro Studi dell’ateneo di Bologna “La permanenza del Classico” che prende avvio domani alle 21 nell’aula magna di Santa Lucia rifletta su Regina Pecunia, Sua Maestà il denaro. Sarà la lezione di Massimo Cacciari e Ivano Dionigi su Chrémata anér. L’uomo è denaro a inaugurare la serie di interrogativi cui daranno in parte risposte scrittori classici come Teognide, Senofonte, Epicuro, Cicerone, Orazio, Seneca, cui dà voce Lina Sastri.
Che cosa le hanno insegnato gli intellettuali dell’antichità?
«La nostra epoca sta vivendo un cambiamento da un certo punto di vista catastrofico. Eppure sarà proprio il trionfo estremo della vanità a determinare l’inizio della rinascita. E avverrà presto. Socrate da questo punto di vista lo diceva già allora: l’uomo ricco è colui che non ha bisogni. Già nel mio spettacolo “Corpo celeste” tratto da Anna Maria Ortese parlavo di come l’uomo abbia perduto irreparabilmente sé stesso, senza possibilità di riscatto».
Ma lei sarebbe felice anche povera?
«Il denaro è utile, non lo disprezzo affatto ma è una carta, anzi l’avvento della moneta elettronica gli ha fatto pure perdere il peso e quindi il valore che deriva dal doverlo contare materialmente. Forse per questo ne ho anche molto sciupato».
Le sue sicurezze, allora, a che cosa si aggrappano?
«Faccio l’artista e quindi ne ho davvero poche sennò non potrei fare questo mestiere. Ma quelle che ho sono solo interiori».
E la sua arte dove la sta portando?
«In verità ho appena finito una tournée di otto mesi con Filumena Marturano che riprenderà a ottobre toccando anche Bologna. Poi doppierò a breve Baaria di Tornatore, infine sto preparando per il Festival di Asti La casa di Ninetta, un monologo che ho scritto dedicato a mia madre».
Chi non trovasse posto in sala può seguire il collegamento in streaming video all’indirizzo www.classics.unibo.it/Permanenza.

foto by http://www.flickr.com/photos/kiki99/