Libro Sogni Federico Fellini
Notizia pubblicata il 18 gennaio 2008
Categoria notizia : Musica
« NEI SOGNI mi vedo quasi sempre di spalle, con molti capelli e più magro, com'ero venti o trent'anni fa…». E forse é proprio il suo autoritratto la più splendida, magnifica bugia 'raccontata' da Federico Fellini nel Libro dei sogni.
CENTO DISEGNI ESPOSTI A CASTEL SISMONDO
Viaggio tra i sogni del Maestro
Da domenica la mostra «Fellini oniricon». «Federico voleva fare il pittore»
Perchè gli altri personaggi, i fatti, i luoghi che il Maestro che per quasi trent'anni ha messo su carta, al mattino, cercando di immortalare i sogni che gli capitava di fare durante la notte, somigliano straordinariamente alla realtà . E dai quei sogni e quei disegni spesso Fellini ha poi attinto spesso per i suoi film.
E ora il diario 'onirico' del Maestro, oltre 400 pagine di disegni realizzati dal regista tra il 30 novembre 1960 e il febbraio 1982 (più vari appunti e pagine sparse, che arrivano fino al 1990), per la prima volta sarà esposto a Rimini, a Castel Sismondo con Fellini oniricon. Il libro dei miei sogni.
La mostra, che espone oltre 100 dei 400 disegni (articolati in otto diverse sezioni), dopo il grande debutto alla Festa internazionale del cinema di Roma in ottobre sarà inaugurata domenica da Tullio Kezich, che ne é curatore insieme al direttore della Fondazione Fellini Vittorio Boarini, proprio nel giorno in cui Fellini avrebbe compiuto 88 anni.
« Dopo l'anteprima a Roma, l'esposizione non poteva che essere a Rimini – spiega Boarini – anche se abbiamo già tantissime richieste per ospitarla, sia in Italia che all'estero. Pure gli americani ce l'hanno chiesta, anche se ancora non é chiaro (per motivi economici) se Fellini oniricon sbarcherà anche oltre Oceano».
INTANTO, dopo il bagno di folla a Roma, spetterà ai riminesi l'onore di ammirare gli schizzi e i ritratti con cui Fellini conservava memoria dei suoi sogni. Opere di grande interesse artistico, oltre che di fondamentale importanza per la critica su Fellini.
«Lo ha detto anche Tullio Kezich – osserva Boarini – con la mostra e la pubblicazione de Il libro dei sogni (da parte di Rizzoli, ndr) il giudizio degli studiosi su Fellini é destinato a cambiare». Anche perchè se c'é un regista onirico, visionario, «quello é proprio Fellini». E poter ammirare ora Il libro dei sogni, così intimo e illuminante sull'universo felliniano, «é un evento straordinario».
Nei cento disegni esposti da domenica a Castel Sismondo, tanti sono dedicati a Rimini, alle immagini create da Fellini e poi riprese dal regista in Amarcord. E poi tanti ritratti di amici e personaggi con cui il Maestro lavorò: da Anita Ekberg ad Alberto Sordi, da Antognoni a Fabrizi, fino a tanti protagonisti della storia, da Kennedy a Jimmy Carter, da Aldo Moro a Gianni Agnelli. Una sezione é dedicata poi interamente alla moglie, Giulietta Masina, mentre un'altra raccoglie alcuni dei disegni delle donne sognate da Fellini.
RITRATTI straordinari, a volte caricaturali, ma che mostrano tutti la mano raffinata di Fellini. «In effetti Federico – ricorda Boarini – quando pareva riprendersi dalla malattia, pensava veramente di dedicarsi interamente alla pittura. Aveva già trovato uno studio». Purtroppo il destino gli negò il tempo per dedicarsi alla sua 'seconda' esistenza artistica. Strappando alla vita uno dei più grandi geni del cinema di sempre, e, probabilmente, un ottimo pittore.