Libera Università Delle Donne Rimini: fedeltà molto rincorsa ma poco praticata. Psicoterapeuti ed avvocati concordano
Notizia pubblicata il 19 novembre 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Prima c'erano i vitelloni, poi vennero gli anni del femminismo che rivendicarono la parità anche sotto le lenzuola. Tra il mito di Zanza e i Galli del Conca come hanno vissuto la fedeltà le coppie riminesi? E quale esempio di relazioni d'amore hanno consegnato ai loro figli?
Le lezioni della Libera Università delle donne, ma anche le riflessioni sull'amore dell'Istituto Freudiano dimostrano che c'é voglia di riflettere su questi temi. Lo facciamo anche noi.
« LA FEDELTA' diventa un valore primario solo quando viene violata - riflette l'avvocato Maria Pia Amaduzzi -, ma non vedo viverla come valore assoluto o impegno morale, etico o giuridico». C'é anche un fortissimo senso della libertà e dell'edonismo che porta all'affermazione del diritto alla felicità . «Mi sono capitate storie di uomini - dice - che hanno lasciato la famiglia perché si erano innamorati e volevano andare a vivere con la nuova donna, ma in realtà solo in un caso l'uomo si é poi formato un'altra famiglia, le altre volte anche la nuova storia é finita».
«LA NOSTRA generazione - afferma la psicoterapeuta Patrizia Buda - ha distrutto la fedeltà come valore formale perché ha visto tutto il negativo della fedeltà obbligata. Ora però vedo un gran bisogno di dare spessore ai sentimenti e sento che il tradimento é vissuto come un dolore fortissimo da chi lo subisce. Vedo una richiesta di fedeltà , ma nel contempo anche di molta libertà e non so fino a che punto si armonizzano le due cose. Forse il tradimemto arriva quando viene meno la curiosità dell'altro, curiosità che ha la stessa radice di cura, essere curiosi quindi dell'amato e nello stesso tempo prendersi cura di lui».
« DAL MIO osservatorio direi che sono più le donne a subire l'infedeltà o per lo meno loro ne sono consapevoli. Gli uomini abbandonati spesso non vogliono neppure ammettere lontanamente di essere stati mollati per un altro uomo - afferma la psicoterapeuta Laura Buongiorno - La fedeltà come principio é sempre ritenuta un valore, per lo meno tutti lo dicono, poi però ci sono meccanismi che scattano in nome della libertà e le cose nella pratica sono diverse che nella teoria. Eppure l'infedeltà é molto difficile da digerire. Mi é capitata una donna libera con un compagno apparentemente altrettanto libero che da quando lei ha rivelato di avere un altro, la pesta, la picchia proprio. Diciamo che la fedeltà é più rincorsa che praticata».
« NON E' un valore generale quello della fedeltà , é un fatto personalissimo, intimo e ciascuno la vive come vuole - afferma l'avvocato Donata De Nittis - . Ho visto coppie infedeli che si rispettano e amano tantissimo, viceversa coppie fedelissime che hanno maturato un odio reciproco feroce. In genere i cattolici vedono il matrimonio che si rompe dopo l'adulterio come un fallimento totale e c'é chi non riesce a recuperare neppure il rapporto con i figli. Le coppie laiche invece vivono più serenamente la fine di una storia. Dopo lo scossone, ciascuno si rifà il suo equibilibrio e di solito ritornano due persone serene». (foto by Steve Crane)