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Accordo con il ministero per digitalizzare tutte le biblioteche italiane

Notizia pubblicata il 12 marzo 2010



Categoria notizia : Cultura


Accordo con il ministero per digitalizzare tutte le biblioteche italiane Tutta la letteratura su internet Google acquisisce Dante, il Risorgimento e Galileo

Dante, Ariosto, Tasso. Ma anche i capolavori della letteratura scientifica del Sei e Settecento e i testi popolari del Risorgimento, dall'Ettore Fieramosca alla Beatrice Cenci, dalle Mie Prigioni fino all'indimenticabile libro Cuore.

Le biblioteche nazionali italiane aprono le porte a Google Books con un accordo, il primo firmato da un governo con il colosso americano del web, che porterà in rete, a costo zero per i lettori ma anche per il ministero della cultura italiano, un milione di volumi non protetti dal diritto d'autore. Google, oltre ad impegnarsi a mettere in rete gratis le opere, si accollerà tutte le spese e non avrà l'esclusiva.

I testi digitalizzati si potranno leggere su Google Books ma anche direttamente sui siti on line delle biblioteche italiane. Il colosso americano, sottolinea il direttore valorizzazione del ministero Mario Resca, finanzierà le operazioni di dig italizzazione: 100 milioni di euro secondo una stima approssimativa. Non solo: sempre Google allestirà in Italia, con tutta probabilità a Roma, un centro per la scannerizzazione dei testi che darà lavoro a 100 ragazzi qualificati.

Ci vorranno almeno due anni per scegliere e catalogare i volumi e poi partirà il lavoro di scanner che dovrebbe andare avanti con un ritmo di 10 volumi al giorno, sempre che si ottenga un centro con 20 postazioni, come è stato per la biblioteca di Basilea. Si comincia con le due biblioteche nazionali italiane, quella di Roma e quella di Firenze, che insieme ospitano la maggior parte (circa 750 mila) dei volumi cosiddetti di pubblico dominio, ovvero i volumi storici pubblicati fino al 1860 e non protetti dal diritto d'autore. Ci sarà la Divina Commedia, i classici che il mondo invidia, le pagine più amate del Risorgimento.

Ma anche molta letteratura scientifica, gli esperimenti del naturalista aretino secentesco Francesco Redi, per esempio, o gli scritti di Evangelista Torricelli che raccontano l'invenzione del barometro. Dalla biblioteca nazionale di Roma i testi di Vico, Keplero, Galileo, persino gli erbari e le farmacopee del XIX secolo.