Lettera di Ricchiuti a un anno dalla scomparsa del Presidente Bellavista
Notizia pubblicata il 21 maggio 2008
Categoria notizia : Sport
« AL MIO PRESIDENTE dal suo capitano...». Inizia così la lettera che Adrian Ricchiuti idealmente ha voluto indirizzare a Vincenzo Bellavista, il presidente del Rimini scomparso esattamente un anno fa. Quel 21 maggio del 2007 i riminesi l'hanno spiacevolmente impresso nella memoria, quel giorno triste nel quale inaspettatamente é morto, a soli 63 anni, quell'uomo che amava il calcio biancorosso in maniera estrema, senza vie di mezzo.
«Caro presidente Bellavista, che vuoto ha lasciato» Firmato: il tuo capitano
 «Ricordo che fino a dodici mesi fa mi sentivo chiamare così, capitano, dal mio presidente. E' passato un anno e ancora il mio ricordo di un grande uomo é sempre con me». Parole che sembrano uscire dalla penna di un figlio perché quell'affetto che legava, e lega oltre la vita, il fantasista argentino a Bellavista era quasi paterno.
«
CARO mio presidente - continua Ricchiuti - é passato un anno da quando ci ha lasciato, non é stato facile far passare i giorni, i mesi, gli attimi, le partite il sabato giocate in casa. Confesso l'occhio mi é sempre caduto lì, in quell'angolo dello stadio, dove c'é la sua sedia sulla quale stava per guardare noi, i suoi ragazzi. So, o meglio, sono convinto che in quell'angolo tanta gente vive il suo ricordo, mentre io quando gioco la vedo sempre lì seduto che ci guarda».
Quella sedia sulla quale sabato scorso, prima dei novanta minuti contro Brescia, é stato portato un mazzo di fiori biancorossi, lo stesso consegnato alla moglie del presidente e ai figli. «Ha lasciato tanto, troppo - riflette Ricchiuti -. Una famiglia fantastica, grandissima e tanto forte, che ha avuto il coraggio di reagire con dolore, ma almeno provando ad andare avanti.
Una passione grande quella del calcio ha regalato a tutti gli amanti del Rimini dei sogni e concretamente li ha realizzati. Ci ha fatto divertire riempiendoci di grandi soddisfazioni.
Ci manca presidente... A me personalmente manca tanto anche se la porto sempre con me, perché mi ha lasciato tanto. Sarebbe troppo lunga la lista da fare perché sono doni, quelli che lei mi ha lasciato, che egoisticamente non voglio condividere con nessuno. Sono miei come il mio ricordo nei suoi confronti che mi porterò dentro oggi, domani e sempre... Ciao mio presidente».
LA VITTORIA di sabato scorso contro il Brescia i giocatori biancorossi l'avevano voluta dedicare proprio a lui, al presidente mai dimenticato del quale i dirigenti di casa Cocif, da un anno a questa parte, stanno cercando di calcare le orme.
A fatica, perché il carismatico e vulcanico Bellavista non sarà facilmente 'sostituibile', ma con la voglia di proseguire quel cammino calcistico, oltre che lavorativo, lungo il quale passione e impegno seguivano strade sempre comuni.