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La legge ‘salva-spiagge’ diventa realtà

Notizia pubblicata il 24 novembre 2010



Categoria notizia : Turismo


Dal 1° gennaio 2016, la proroga ottenuta dall’UE non sarà più valida e le spiagge andranno assegnate tramite bando pubblico. Grazie agli operatori e alle associazioni di Rimini, sono state scritte le regole che salvaguarderanno gli investimenti e l’esperienza dei nostri operatori.

La riunione si è tenuta ieri a Roma, le nuove norme che saranno applicate dal governo fra 4 anni, si basano su tre criteri fondamentali che le categorie Oasi-Confartigianato, Assobalneari (Confidustria), Cna, Confesercenti e Confcommercio insieme ai funzionari del ministero al Turismo e da Fitto, hanno approvato ieri, raggiungendo un risultato storico. Uno dei fattori è il criterio degli investimenti fatti durante gli anni sulle attività, al momento dell’asta dovranno essere quantificati. Non meno importante è il principio della professionalità, ciò implica che a parità di offerta, sarà avvantaggiato l’operatore con la maggior esperienza nel settore. Ultimo fattore è il valore commerciale che dovrà essere analizzato per ogni singola attività in concessione (che sia un locale o stabilimento). Se il bando sarà vinto da un nuovo gestore, esso dovrà versare a quello vecchio il valore commerciale dell’attività vinta all’asta. Un’altra pietra miliare è un canone demaniale fisso che resterà uguale per tutti per evitare episodi di concorrenza sleale.

L’on. Del Pdl, Sergio Pizzolante, ha dichiarato soddisfatto: “Si arriva così a una norma quadro, dentro la quale per le regioni legifereranno, che tutela il sistema balneare italiano, fatto di piccole e piccolissime imprese. E’ un grande risultato, e il merito va in particolare agli operatori e alle associazioni di Rimini che hanno costituito un esempio. Siamo di fronte a un grande risultato: dopo la proroga ottenuta dall’UE fino al 2015, con anni di anticipo sono state definite ora le nuove regole per le concessioni”.

Il grosso è stato fatto quindi, rimangono alcuni dettagli come la richiesta di non effettuare nessun bando per le concessioni di scarso interesse e valore commerciale al disotto dei 50mila euro.

Ora si attende il parere dell’Unione Europea, se tutto sarà approvato, gli operatori potranno tirare un bel sospiro di sollievo, tutti i loro investimenti saranno rimborsati secondo il valore commerciale della loro attività.