Le Pulle che si sognano donne Al Celebrazioni l’operetta amorale di Emma Dante

Quattro travestiti e una trans in un bordello damascato con piume e strass

Un’operetta «amorale », di quelle che quasi certamente farebbero storcere il naso di bigotti e benpensanti, convitati di pietra dell’ultima fatica di Emma Dante, l’acclamata regista che questa sera, alle 21, presenterà sul palcoscenico del teatro delle Celebrazioni il suo nuovo Le Pulle.

Dopo la consacrazione della sua rivoluzionaria Carmen sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano, la regista palermitana torna a rappresentare la sua Sicilia in un’o p e ra dai colori vivi che gioca coi generi sessuali, mischia maschile e femminile paralizzando lo scandalo con la santità del miracolo.

Le Pulle, in palermitano, sono le puttane. E quelle di Emma Dante, in particolare, sono venute al mondo intrappolate nel corpo di uomini: Rosy, Sara, Ata, Moira e Stellina sono quattro travestiti e una trans che dividono un bordello dagli interni damascati in cui si adorano Madonne agghindate di piume e di strass.

Attraverso un processo di metempsicosi, tre fate guidate da Mab, la levatrice delle fate, trasferiscono nelle pulle la loro anima femminile, incarnandosi in un ibrido che sta a metà tra i due sessi. Il miracolo è teso a compiere un rovesciamento del femminile sul maschile senza dover subire l’o p erazione o la scomunica di un bigotto Cardinale. Per questo nuovo lavoro Emma Dante non si risparmia: sua la regia, naturalmente, come suoi pure i testi delle nenie popolari che impreziosiscono il recitato. Firmati “Emma Dante ” anche i costumi della rappresentazione, in cui la stessa Dante calca la scena nel ruolo di attrice.