‘Le pietre raccontano’ le storie ed emozioni di tempi lontani

Cosa si cela dietro l’epigrafi della città di Rimini? Gli studenti del Liceo classico psico-pedagogico “G. Cesare –M. Valgimigli” aiuteranno studenti, turisti e visitatori a scoprire i messaggi nascosti dalle pietre capaci, patrimonio storico e culturale del nostro territorio, grazie al progetto ‘Le pietre raccontano’.

Durante la prima fase del progetto gli studenti effettueranno la pulitura della superficie delle epigrafi che si trovano presso il giardino del Lapidario Romano all’interno del Museo della Città grazie al laboratorio di restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici per l’Emilia Romagna e al supporto del personale dei Musei.
Il patrimonio custodito nel giardino è stato allestito nel 1981 ed ora il Museo vuole creare nuove modalità di fruizione per un dialogo continuo con i materiali esposti.
Dopo la pulitura gli studenti decodificheranno i messaggi trasmessi dalle pietre capaci grazie alla guida degli insegnanti ed esperti per poter trasformare una superficie fredda e silenziosa in racconti emozionanti che descrivono pensieri e sentimenti di persone che hanno vissuto tanti anni fa alle prese con relazioni famigliari, il rapporto con la morte, carriere politiche, l’utilizzo di spazi urbani, l’immigrazione ed integrazione culcurale senza dimenticare la circolazione di nuove idee e religioni.
Per ogni epigrafe i ragazzi realizzeranno un ‘documento d’identità’ in italiano ed inglese che potrà essere letto non solo su carta ma anche scaricato attraverso Q-Rcode per un efficiente sistema di podcasting che metterà a disposizione tutti i racconti elaborati dai ragazzi.
Il progetto ‘Le pietre raccontano’ è stato selezionato tra i vincitori della seconda edizione del concorso di idee ‘Io amo i beni culturali’ promosso dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali e dall’Assessorato Scuola, Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna e Genus Bononiae – Musei nella Città di Bologna.
Il progetto sarà realizzato grazie alla collaborazione della Soprintendenza, la scuola secondaria di I grado ‘Panzini-Borgese’ e la scuola primaria ‘L. Ferrari’ di Rimini che testeranno i materiali prodotti.