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I giovani riminesi non si sporcano le mani, Le industrie arruolano periti e operai meridionali

Notizia pubblicata il 14 novembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


SERVIREBBE un milione di metri quadrati per le industrie riminesi. Ma soprattutto servirebbero più tecnici, periti, operai specializzati. Una merce rara, rarissima ormai qui a Rimini, tanto che le imprese sono costrette sempre più a rivolgersi al sud per cercare manodopera.

"Sia chiaro - premette il presidente di Confindustria, Maurizio Focchi - noi saremmo felici di assumere nelle nostre aziende giovani riminesi, ma non si trovano...".

Troppi ingegneri e pochi periti, che spingono le imprese "a prendere i giovani tecnici in Sicilia, Calabria, Puglia".

ECCO PERCHà‰ già  da alcuni anni Confindustria ha avviato collaborazioni con gli istituti tecnici e professionali dell'Italia meridionale, per offrire ai giovani del sud percorsi di formazione e stage nelle industrie riminesi (400 ore tra lezioni e pratica), che spesso si tramutano in contratti di lavoro, attraverso l'inserimento con Obiettivo lavoro.

Sedici di loro, tutti calabresi, hanno già  intrapreso a lavorare, mentre 12 catanesi hanno iniziato il loro percorso giusto lunedì.

Ma la collaborazione con gli istituti del sud é solo una delle iniziative che la Confindustria organizza per la scuola. Un fitto programma, che s'aprirà  venerdì con la 14esima Giornata internazionale Orientagiovani (al liceo scientifico Volta di Riccione), in cui Focchi e il presidente dei giovani industriali, Alessandro Pesaresi, incontreranno i ragazzi dei licei riminesi.

Un'occasione per far capire ai giovani dove va il mondo dell'industria riminese e di quali figure professionali ha bisogno, che continuerà  (dopo l'incontro di venerdì) con le ormai tradizionali visite guidate alle aziende nelle giornate di Fabbriche aperte.

"Si tratta di momenti fondamentali - spiega ancora Focchi - per far capire le esigenze dell'industria, e promuovere la cultura d'impresa tra i nostri giovani". Tra le iniziative per la scuola, confermatissimi per quest'anno anche il concorso Che impresa vuoi fare da grande, in cui i ragazzi di alcune scuole sono chiamati a creare un'azienda, e il progetto A scuola di lavoro (leggi l'articolo in basso) che ogni settimana sul Carlino racconta una delle imprese eccellenti del Riminese.

DI ECCELLENZE la nostra economia ne può vantare tante, ma il problema (oltre alla ricerca di personale) resta sempre quello: trovare spazi adeguati.

"Lo andiamo ripetendo da 15 anni, ma la situazione non é cambiata - sottolinea Focchi - . Serve almeno 1 milione di metri quadrati di nuove aree produttive. Nella zona sud si sta andando avanti, a nord c'é ancora tanta strada da fare. Rimini é ancora piuttosto indietro, mentre a Santarcangelo il percorso sta procedendo". "In ogni caso - conclude Focchi - Dopo le recenti polemiche, é ora di accelerare i tempi e realizzare le nuove aree".

foto by Marika Dalloco