I lavori nell'invaso del ponte. La guerra al degrado parte l'8 settembre
Notizia pubblicata il 05 settembre 2008
Categoria notizia : Turismo
STAVOLTA nessun armistizio. L'8 settembre segnerà invece la guerra al degrado in zona San Giuliano. Ovvero, la «riconquista» del ponte di Tiberio. Del suo invaso e degli adiacenti Bastioni Settentrionali, con abbassamento della strada «all'altezza originaria delle mura storiche, con recupero della sottostante pavimentazione ottocentesca».
Cominciano lunedì - dopo la Festa del Borgo - i lavori per la sistemazione idralica del ponte romano, e di consolidamento dei Bastioni medievali. Sarà prosciugato l'invaso per permettere la rimozione della diga mobile e dei manufatti presenti sul fondale. Poi si continuerà con la manutenzione e il consolidamento delle mura dei Bastioni Medievali che si affacciano sul porto. Si procederà anche — segnala il Comune — alla rimozione dei fanghi accumulati sul fondo.
Infine, la strada bastioni Settentrionali «sarà oggetto di interventi per la realizzazione dei sottoservizi, l'abbassamento del piano stradale con ripristino dell'altezza originaria delle mura storiche e il rifacimento della pavimentazione in materiali lapidei con recupero della sottostante pavimentazione ottocentesca».
Si tratta del terzo stralcio dell'articolato progetto di messa e sicurezza e riqualificazione di tutta la zona che si sviluppa dal deviatore del Marecchia al tratto terminale del porto, partito nel 2002 e che sinora ha visto realizzati la sistemazione del parco Marecchia con riprofilatura degli argini, per la sicurezza idraulica, e gli interventi nella stessa area verde di manufatti e arredo. Da chiarire come si combineranno i lavori con quelli di Castello e mercato, e viabilità deviata dal ponte verso mare.
Con questi nuovi lavori si vuole modificare la situazione idraulica in cui versa il bacino del ponte di Tiberio partendo dalla soluzione definitiva del problema della traversa mobile costruita anni addietro per mantenere il livello dell'acqua attorno alle pile del ponte ad una quota più bassa di circa 50 cm rispetto la «media mare». La sua funzione é stata pensata anche per evitare la risalita del cuneo salino nelle acque che circondano le pile del ponte ed evitarne azioni aggressiva alla pietra antica (2000 anni) costituente il manufatto.
E' storia che la traversa mobile non abbia svolto completamente la funzione per cui era stata progettata con limiti evidenti nella movimentazione delle paratoie. Dopo una denuncia del consigliere di An Gioenzo Renzi, la Corte dei Conti ha condannato, pochi anni fa, a risarcire circa 300mila euro a carico degli allora dirigenti comunali.
Scagionato l'assessore ai Lavori pubblici del periodo (96-97) Fabio Zavatta. La presenza di una doppia batteria di paratoie ostacola il deflusso delle acque in caso di piena creando rigurgiti a monte, con rischio idraulico nel parco. «Le paratoie saranno quindi eliminate». spiega il Comune. Confortato dalla novità dell'acqua dolce a contatto con i materiali antichi.m.gra.
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