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I lavori al Palacongressi si sbloccano

Notizia pubblicata il 02 luglio 2010



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Il 7 giugno il Comune ha emesso un’ordinanza per la sospensione dei lavori al Palas di via della Fiera nei vani della struttura, per l’affaire del metallo utilizzato risultato non conforme alle disposizioni europee. Ma sembra quasi certo che i lavori verranno sbloccati visto che ieri mattina, Osiris Marcantoni, la dirigente allo Sportello unico per le imprese, ha firmato il provvedimento per annullare la sospensione dei lavori (peraltro quasi utlimati).

Questo provvedimento è il risultato di un’esame documentale del collaudo prodotto dalla Società Palazzo dei congressi, sottoscritto dal ingegner Migliacci.

Il Dpr 380 del 2001, Testo unico per l’edilizia, impone (articolo 67 comma2) che “il collaudo deve essere eseguito da un ingegnere o da un architetto, iscritto all’albo da almeno dieci anni, che non sia intervenuto in alcun modo nella progettazione, direzione, esecuzione dell’opera”. Il certificato di collaudo (in triplice copia) è sotto la responsabilità del collaudatore e deve essere inviato all’ufficio tecnico regionale, al committente e allo Sportello unico. Entro 30 giorni, l’articolo 25 (comma 3) assicura che il comune dopo aver ispezionato l’edificio, può rilasciare il certificato di agibilità. La documentazione deve contenere fra i vari documenti: il certificato di collaudo statico (quello prodotto da Migliacci) e il certificato del competente ufficio tecnico della Regione che attesta la conformità delle opere eseguite nelle zone sismiche.

Sembra quindi che se tutto risulterà a posto, in 20/30 giorni, l’ex Genio dovrebbe produrre la documentazione richiesta per dare la possibilità al comune di emettere, dopo gli accertamenti tecnici, il certificato di agibilità complessivo dell’intera opera.

Ieri, alla fiera di Rimini, il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, ha annunciato che è stata invitata da Cagnoni per inaugurare il palas.