
Via libera per l’ex corderia di Viserba e l’area della Mecca
Notizia pubblicata il 14 febbraio 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Il consiglio comunale ha approvato il piano di recupero dell’ex Corderia di Viserba, la minoranza si è astenuta insieme a Giovagnoli, Starnini e Pazzaglia che lo definisce come una “colata di cemento fuori dal tempo”, mentre il socialista Casadei ha dato voto contrario.
Dopo aver ricordato con un minuto di silenzio, l’ex consigliere recentemente scomparso, Enzo Pruccoli, il progetto per la riqualificazione della fabbrica viserbese è stato approvato. Sui 70 mila metri quadri di superficie dell’ex corderia, la società Residence Viserba, del Gruppo Renco di Pesaro, realizzerà diversi appartamenti per un totale di 21.570 metri quadri (tra i 200 e 300 l’uno), in più ci saranno circa 12 alloggi di edilizia sociale, un parco pubblico attrezzato di 22.600 metri quadri, un centro commerciale e direzionale di 5.080 mq e un parcheggio seminterrato su due piani. Sarà realizzato anche un Centro di quartiere e luogo della memoria, al posto della sala convegni a fianco del mulino. Alcuni macchinari e dipinti storici resteranno in esposizione.
Tra le varie critiche, al primo posto il problema della viabilità, in particolare la modifica del senso unico per via Marconi monte/mare. Bocciato ancora una volta lo sfondamento su via Fattori, mentre si è aperta la possibilità di abbattere un edificio pericolante e fatiscente, nella stessa via.
Per quanto riguardo il piano ex Mecca, i voti a favore sono stati 10, gli stenuti 3 e un contratrio (Stefano Casadei). Sull’area di 20.000 metri quadrati saranno realizzate ville indipendenti con relativo giardino e viabilità indipedente. La società che si occuperà dei lavori dovrà sistemare la viabilità di via della Fontanina, di una parte di via Grottarossa, e dopo aver realizzato aree verdi e un parcheggio pubblico, dovrà cederli al Comune.
Casadei ha voluto tirare fuori il mistero dei condoni per le strutture leggere o tendoni provvisori. Il socialista non riesce a spiegarsi come queste strutture che in precedenza avevano ricevuto l’autorizzazione come spazi per attività economiche, quali discoteche, siano state condonate. Ha concluso spiegando che l’ok è stato dato dalla commissione perché si è basata esclusivamente sugli aspetti urbanistici.