
Balneazione e lavori I bagnini in rivolta
Notizia pubblicata il 25 febbraio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
LA REGINA sta correndo contro il tempo per recuperare la balneazione entro le scogliere dove in certi punti oramai è quasi impossibile immergersi perché lo specchio di mare non è profondo più di 30 cm.
Ma servono almeno 60.000 euro per intervenire ed il Comune da solo potrebbe non riuscire a finanziare completamente l’intervento. La Coop.bagnini (che raggruppa gran parte degli operatori di spiaggia) ha già fatto capire chiaramente che non ha intenzione di partecipare a tale investimento ritenendo doveroso un impegno totale dell’ente pubblico.
Ma con l’aria che tira le casse comunali non riuscirebbero a sostenere un tale investimento senza finanziamenti regionali o statali.
Alcuni bagnini sono però disposti a collaborare, soprattutto i soci della Coop.Regina dell’Adriatico, ora preoccupati della situazione che si è venuta a creare.
«Noi rappresentiamo solo una minima parte della costa cattolichina — dice Ivano Maltoni, presidente della Coop.Regina dell’Adriatico — e possiamo far poco. Se non si interviene si rischiano problemi di immagine ed anche di insabbiamento. Noi restiamo in attesa». Il sindaco Pietro Pazzaglini getta acqua sul fuoco: «L’intervento va fatto ed in qualche modo cercheremo di farlo. Valuteremo il da farsi nei prossimi giorni. Certamente un po’ ci dispiace per la situazione che si è venuta a creare».
Ma il tempo corre e per intervenire su tutta la spiaggia non restano che due mesi o poco più prima dell’inizio stagione. Di fatto le scogliere non saranno spostate perché tale progetto al momento richiederebbe risorse improponibili mentre per evitare l’insabbiamento di tutta la spiaggia cattolichina, che in alcuni punti costringe in estate i bagnanti a fare il bagno oltre le scogliere, servirà scavare e per questo si pensa di ricorrere ad una macchina speciale in arrivo da Gatteo Mare.
Una macchina capace di tagliare la sabbia e riposizionarla dove serve. «Infatti in questo modo — assicura Antonio Ruggeri, assessore ai Lavori Pubblici — potremmo disporre la sabbia dove meglio crediamo ed anche in quei punti dove è venuta a mancare. Infatti in alcune zone c’è troppa sabbia, ma in altre si è verificata l’erosione».
Ma ai bagnini preme la balneazione in quanto il target famigliare del turismo richiede una spiaggia sicura e un mare alla portata di tutti.
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