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La stufa del Bornaccino

Notizia pubblicata il 05 luglio 2010



Categoria notizia : Cultura


La stufa della scuola del Bornaccino in Municipio Dopo il prezioso restauro, il simbolo della straordinaria esperienza condotta dal Maestro Moroni può essere ammirato in Comune. La stufa della scuola del Bornaccino può ora essere ammirata in Municipio dove è esposta al secondo piano del Palazzo comunale. La stufa è nata nella scuola del Bornaccino dove il Maestro Federico Moroni insegnò agli alunni quella pittura infantile la cui esperienza venne raccolta nel libro intitolato “Arte per nulla”. Un’esperienza che ha fatto il giro del mondo come le opere di Moroni esposte e ammirate in America, in Inghilterra e in Svezia.

Sono quei giovani allievi della scuola di campagna dove Moroni nel dopoguerra insegna a disegnare con la penna e l’inchiostro del calamaio il mondo che li circonda e che li accompagna ogni giorno. Le loro mani lavorano nei campi e quei giovani studenti riproducono ciò che vedono: gli insetti, i galli, le lucertole, le galline. Ciò che poi resterà per sempre immortalato sulle formelle di maiolica alle quali i ragazzi avvicinavano le mani per riscaldarsi col tepore dell’unica stufa che riscaldava l’intero edificio.

Poi la scuola fu chiusa e destinata ad ospitare la cucina centralizzata e la stufa venne demolita. Fu grazie agli appelli di Tonino Guerra affinché quella straordinaria esperienza non andasse perduta e alle fotografie scattate da Umberto Macrelli sui resti delle formelle che un altro Maestro, Lucio Bernardi, riuscì a ridipingere fedelmente quelle andate distrutte.

Recuperata grazie all’impegno di un privato presso il quale la stufa è rimasta esposta al pubblico per alcuni anni, adesso la stufa del Bornaccino, sapientemente restaurata, può essere ammirata nelle stanze del palazzo comunale.