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E il ciclismo diventò epica 'La Romagna del pedale', di Dino Pieri

Notizia pubblicata il 18 agosto 2008



Categoria notizia : Cultura


FINCHà‰ ci sarà  una salita, ci sarà  un ciclista. Ci saranno storie da raccontare, frammenti d'epica che la sciagura del doping non potrà  spazzare via. E per fortuna ci saranno libri come questo, ‘La Romagna del pedale' (edizioni Il Ponte Vecchio), dedicato a chi, piegato sul manubrio con la faccia sporca di polvere e la gola ruvida come il catrame, ha dipinto momenti di leggenda. Il volume di Dino Pieri é uscito in occasione dell'arrivo del Giro d'Italia a Cesena, la scorsa primavera, e si propone come naturale omaggio ai campioni di una volta, sminuzzato in nove profili d'epoca, dal 1920 al 1970.

I prescelti sono Michele Gordini, Mario Vicini, Aldo Ronconi, Vito Ortelli, Giuseppe Minardi, Diego Ronchini e tre stelle forlivesi, Glauco Servadei, Ercole Baldini e Arnaldo Pambianco.
DALLE RIGHE affiora un ciclismo eroico. Le foto dell'archivio Sirotti contribuiscono a tracciare un mitologico affresco epocale. Guardi le immagini dei ciclisti in posa, e spunta un po' di tenerezza: sorrisi impacciati, mani che non si sa dove mettere, mise stropicciate, bici cavalcate con orgoglio e pettinature eruttanti brillantina. ‘La Romagna del pedale' riporta alla luce anche il meno noto dei campioni forlivesi: Glauco Servadei.

àˆ vero, la città  gli ha dedicato il velodromo, ma il tempo é passato, e oggi in pochi rammentano la ‘freccia azzurra', velocista implacabile, come ben ricorda Gino Bartali, battuto dal forlivese in volata nella tappa Senigallia-Forlì, al Giro d'Italia 1939. E poi Pieri rispolvera un frammento di storia dimenticata: Servadei partecipò alle Olimpiadi di Berlino, nel 1936, nella prova a squadre.

Arrivò quarto, sfiorando quella medaglia che a Forlì avrebbe portato Ercole Baldini nel 1956. Un oro conquistato nel dicembre australiano e qui narrato minuziosamente, come pure la matta discesa di Arnaldo Pambianco dal passo del Muraglione. Era il 1961, il Giro d'Italia del centenario, Gabanéin lo stravinse consegnandosi alla leggenda. Raccontata in un libro bellissimo.

foto by http://www.flickr.com/photos/rphilipps