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Alphaville Suit con il William Parker Double Quartet e Cristina Zavalloni al Nuovo Nosadella
Notizia pubblicata il 04 febbraio 2010
Categoria notizia : Spettacoli
Si apre con “Alphaville Suite” del William Parker Double Quartet Fino all’ultimo Godard Quattro mesi di film del maestro del cinema
Al Lumière l’integrale per gli ottanta anni di uno dei più grandi registi del mondo
La sterminata opera omnia di Jean-Luc Godard - impresa mai riuscita a nessuno - si vedrà sotto le due torri grazie alla Cineteca, alla Regione e ad Angelica. Un fiume di proiezioni, da domani a giugno, quando il maxischermo arriverà in piazza Maggiore; quattro mesi di lungo e cortometraggi accompagnati da incontri con ospiti e due concerti eccezionali: il primo oggi alle 21.30 al Nuovo Nosadella (via Berti, 2/7) con la prima assoluta di Alphaville Suit e con il William Parker Double Quartet e Cristina Zavalloni; il secondo, in prima italiana, il 17 maggio all’A re n a con John Zorn e il suo Electric Masada.
Jean-Luc Godard: compositore di cinema è una retrospettiva imponente, spesso inedita in Italia, curata dal critico Jean Douchet, tra i fondatori dei Cahiers du Cinéma e direttore della Cinematheque francaise dal 1982 al 1991 - che sarà al Lumière il 9 febbraio per presentare Le petit soldat, Une femme coquette e I 400 colpi - che sarà replicata anche al Museo nazionale del Cinema di Torino e a Losanna. Divisa in otto sezioni, dai film amati dal francese prima di esordire alla regia passando per il Sessantot-to fino a Les histoire(s) du cinéma, la rassegna prende il via domani alle 17.30 al Lumière con una serie di cortometraggi prima di À bout de souffle, uscito nel 1960 (Opération Bèton del ‘54 e Forty Guns del ‘57) e compresi fra il capolavoro con Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg e il 1968 (M o ntpar nasse-Levallois del ‘65 ).
Sempre domani si vedrà Agen - te Lemmy Caution, Missione Alphaville (1965) introdotto da Goffredo Fofi alle 19.45. E parte proprio da A l p h av i l l e il concerto di stasera con Parker al contrabbasso: «La maggior parte dei progetti che coinvolgono la musica e il cinema riguardano film muti e Alphavil - le - dice il musicista - aveva già una bellissima colonna sonora composta da un grande come Paul Misraki.
La mia intenzione non era quella di scrivere una colonna sonora migliore, ma di lasciarmi andare all’ispira zione per crearne una alternativa, che potesse vivere sia senza sia assieme al film. Ho scelto alcune sequenze, ripetendole in loop per esaltare gli aspetti visivi della città godardiana di Alphaville. Otto musicisti che si fondono assieme come fossero uno solo, senza rinunciare alla propria individualità».