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Turismo, giugno deludente: colpa del maltempo accanitosi ogni weekend

Notizia pubblicata il 30 giugno 2009



Categoria notizia : Turismo


PIOVE SUL bagnato. La crisi economica non poteva non influire sulle vacanze degli italiani e, più in generale, degli europei che avevano già ridotto i loro budget: vacanze più brevi e meno mete esotiche.

Ma il maltempo di giugno ha spazzato via le illusioni degli operatori turistici che dalle prenotazioni ricevute, poi annullate, speravano in un’estate positiva. O almeno nei fine settimana e nei ponti, ma quasi ogni sabato e domenica ci sono stati temporali. Giugno è stato quindi una delusione e ora albergatori, commercianti e bagnini sperano in una ripresa nei mesi di luglio e agosto.

«Siamo partiti tardi — spiega Terenzio Medri, presidente dell’Associazione Albergatori Ascom — perché quest’anno il tempo non ci ha aiutato. Le richieste c’erano e anche le prenotazioni, ma ogni fine settimana ci sono stati temporali. Ora pare che il tempo si sia assestato e il telefono ha ripreso a squillare. Chi è in città, se c’è bel tempo, ha voglia di vacanza; quando piove arrivano le disdette. Ora speriamo in un bel mese di luglio. Abbiamo tutte le carte in regola per cominciare un mese più tardi. Anche le previsioni per la prossima estate non sono negative. La crisi economica c’è, è innegabile, e la gente è più attenta a spendere, ma la vacanza fa parte della qualità della vita. Sono ottimista, altrimenti farei un altro mestiere».

ROBERTA Penso, presidente di Asshotel, è dello stesso parere. «Avremmo avuto anche quest’anno il tradizionale pieno, o quasi, dell’ultima decade di giugno — dice — fatto di famiglie e bambini, conseguente alla chiusura delle scuole, se il diavolo, ossia il tempo, non ci avesse messo la coda. Le prenotazioni c’erano e la gente è arrivata, ma abbiamo ricevuto molte disdette e partenze anticipate. Altri sarebbero arrivati se il tempo ci avesse aiutato. Anche le prenotazioni di luglio hanno subìto un rallentamento: c’è anche una reazione psicologica secondo la quale, finché non è caldo, la gente non sente il desiderio del mare. Per ora si naviga a vista; il ‘last minute’ la fa ancora da padrone. Siamo comunque fiduciosi che le prenotazioni torneranno appena il sole si deciderà a splendere definitivamente».
«SICURAMENTE il maltempo ha influito — puntualizza Gianluca Bagnara, presidente di Cervia Turismo — e anche la crisi economica. Tutti si muovono all’ultimo momento, guardando le previsioni del tempo. Le richieste arrivano a fisarmonica: se il tempo è brutto sono poche, se è bello per i fine settimana ne abbiamo a migliaia».

A farne le spese sono stati soprattutto i bagnini, perchè è chiaro che, se non c’è il sole, la gente non va in spiaggia. «Indubbiamente è stato un inizio più difficile rispetto all’anno scorso — conclude Nevio Salimbeni, assessore al Turismo — maggio è stato positivo, ma rovinato da un giugno piovoso. A pagare di più per la situazione meteorologica avversa sono stati gli stabilimenti balneari. Molti alberghi hanno comunque lavorato, con prenotazioni discrete se non buone. Adesso vedremo i dati, però non mi aspetto una catastrofe. E’ difficile fare previsioni, a mio avviso sugli arrivi non siamo così indietro rispetto all’anno scorso, potremmo essere quasi pari, mentre sulle presenze ci può essere un calo. Diciamo quindi che qualche punto di presenza in meno alla fine di giugno potremmo averlo. Io non sono pessimista. I conti si fanno alla fine. La risposta alle difficoltà deve essere nella qualità e non nella svendita del prodotto. Il mondo non finisce oggi, bisogna guardare più lontano. Spero che adesso sia finito il cattivo tempo e che si possa recuperare qualcosa, anche se ovviamente i fatturati dell’anno scorso credo siano difficili da raggiungere».

foto by http://www.flickr.com/photos/7796689@N07/