
“C’è la guerra sulle stelle” di Pedretti e Nanni
Notizia pubblicata il 14 febbraio 2011
Categoria notizia : Spettacoli
Dal 23 al 27 febbraio, si terrà la 17esima edizione del concorso nazionale del Festival ‘Visione Italiane’ di Bologna. Il ‘corto’ realizzato dal regista cervese Gianluca Nanni “C’è la guerra sulle stelle” è stato selezionato per partecipare al concorso nella sezione ‘Iceberg-Cinema e Video’ che è in programma per mercoledì 23 febbraio alle ore 17.15 presso la prestigiosa sala ‘Lunière’, sita in via Azzo Gardino, 65.
Il progetto è nato dalla penna dal sceneggiatore bolognese e co-produttore Luca Pedretti che ha collaborato con Gianluca Nanni, laureato al Dams di Bologna e attualmente gestore del Cinema Sarti di Cervia, nonchè uno dei responsabili dell’associazione culturale Grazie Deledda.
Il regista ha dichiarato: “Credo che indipendentemente dall’esito del concorso sia già una soddisfazione essere arrivati ad una manifestazione di rilievo nazionale viste le difficoltà che si incontrano in Italia per reperire fondi per progetti culturali”.
Il film documentario, parla di ragazzi giovani che devono fare i conti con la Seconda guerra mondiale. Il protagonista è il giovane Pioppino che nella sua quotidianità è alle prese con la staffetta/fidanzata Laura e le ore passate nel rifugio dove si nascondeva insieme ai suoi compagni partigiani, tra scherni e battute. Un giorno ebbe l’occasione di raccontarsi ad un suo compagno, Paolo e durante una guardia notturna, i due ragazzi hanno iniziato a contemplare il cielo stellato, sognando in maniera poetica orizzonti lontani dove esiste soltanto la pace.
Durante l’intervista con Nanni, si è parlato dell’importanza della cultura nel mondo odierno. Il regista ha spiegato che grazie agli investimenti, non ci sono solo profitti economici, ma le imprese riescono a porsi obiettivi che aiutano a crescere. La cultura dona emozioni ed esperienze che arricchiscono, inoltre aiuta a sviluppare un senso critico che migliora la nostra vita. Un appello per stimolare i privati ed enti pubblici ad investire senza riserve, nella cultura.