L' intramontabile simbolo dell' estate
Notizia pubblicata il 17 agosto 2007
Categoria notizia : Turismo
«La conduttrice della Prova del cuoco trascorre le vacanze col compagno sulle spiagge del Grossetano. E i due tra una tenerezza e l' altra non dimenticano di far giocare il cane». «Barbara D' Urso in una posa sensuale: "Il mio sogno? In Polinesia con un figo"». «Isola di Budelli: Barbara Berlusconi, bikini azurro cielo e aria pensosa, si rinfresca la pancia con un po' d' acqua».
«Il flirt tra la Hunziker e Pecci va a gonfie vele: in vacanza a Formentera, lui sfoggia un look piratesco alla Johnny Depp. E lei un fisico a prova di arti marziali». Stesse spiagge e stessi mari di chi non è figlia di magnati o non è mai apparsa in televisione o non assomiglia a nessun divo o non essendo il figlio di Umberto Bossi non aspira a partecipare all' Isola dei famosi? In apparenza sì, anche se ignoti e noti non si incontreranno mai.
Il luogo che d' estate appariva il più democratico, la spiaggia, dove famigliole comuni e aristocratici bagnanti pur divisi dai prezzi delle sdraio, almeno si sfioravano, passeggiando sulla battigia, è diventato il più selettivo, se non addirittura il più razzista.
I comuni mortali sulle varie spiagge roventi e davanti un mare tiepido fitto di piccini con salvagente a forma di Shrek, i divi di oggi, soprattutto televisivi, li ammirano e seguono sotto l' ombrellone solo sulle adorate riviste che tutto sanno e tutto fotografano, con sempre maggior deferenza: anni fa sorprendevano il politico Casini, forse il solo fotografabile senza spaventare gli innocenti, privo di mutande, oggi lo fotografano mentre si mette a dieta, un po' molliccio ma con le mutande addosso, mentre annuncia il suo prossimo secondo matrimonio, dopo, mai sazio di apparire, aver mostrato su tutti i quotidiani dì' Italia la lingua nel ridicolo test antidroga.
I divi non vanno sulle spiagge degli umani, neppure rinchiusi in stabilimenti balneari esclusivi e costosissimi: i divi in costume da bagno circondati dai loro gorilla in completo blu stanno sui bordi delle loro piscine, sul tratto di roccia privata su cui si affaccia la loro villa, sulla loro isola personale completamente fortificata, soprattutto sulle loro barche quasi sempre enormi, ostili a qualsiasi arrembaggio e in navigazione dall' altra parte del mondo.
Se, trattandosi di necessaria pubblicità causa prossima fiction o abbandono di fidanzato o avviso di reato per qualsivoglia festoso crimine o calo di popolarità nei sondaggi politici, si concorda con le agenzie il servizio fotografico e si fa finta di trovarsi in luoghi ameni e comuni, persino a Riccione o ad Alassio, dove non ci sarebbe alcuna ragione di mettere piede se non fosse per le foto e per firmare centinaia di autografi, in un baleno.
Quest' anno tra l' altro è una estate speciale, per le celebrità, in quanto Fabrizio Corona da fotografo è diventato fotografato; quindi si può anche essere distratti mentre ci si salta addosso tra celebri maschi noti come sciupafemmine perché probabilmente il giorno dopo nessuno verrà a chiedere di comprare le immagini svergognate.
E in generale i vip senza pendenze giudiziarie possono stare quieti perché i veri divi da spiaggia quest' anno devono avere almeno un avviso di garanzia e allora si che scendendo tra il popolo in costume da bagno si è accolti festosamente, con applausi e bacio ai piccini e decine di telefonini che immortalano il fortunato ricattatore o prosseneta o spacciatore o ladro.
E certo il più atteso sulle spiagge del Sud è in questo momento l' onorevole Mele, con quei begli occhioni neri malinconici, che ha rinfrescato la tetra categoria dei politici ratzingeriani con la sua simpatica se pur azzardata festosità in compagnia di gentili signore a pagamento. Non si aspetta che di vedere anche loro su una spiaggia perché Maurizio Costanzo o la sua signora le inviti immediatamente a raccontare in tivu la loro entusiasmante ed eroica esperienza.
Negli anni ' 60 le spiagge avevano ancora un' aura mitica e le loro star non erano né miliardari, né stilisti, né attori né veline, che non esistevano, né tanto meno politici, ma i bagnini: regnavano sul loro tratto di spiaggia, e non era importante che fossero belli e nerboruti, bastava l' accento romagnolo o siciliano, e la fama che di signora in signora attraversava l' Europa, a farne delle mete turistiche delle più pregiate.
Lavoratori instancabili, in maggio e giugno si dedicavano generosi alle straniere che scendevano da sole in Italia sognando la passione latina, in luglio e agosto consolavano le giovani spose italiane mandate dai mariti per due mesi di seguito al mare per la salute dei loro piccini, e non erano solo barzellette le storie dei mariti in città che se la spassavano e delle mogli in vacanza che si innamoravano.
I giornali ogni estate mandavano i loro più prestigiosi inviati, con fotografo, a fare il giro d' Italia delle spiagge, da Ventimiglia a Trieste, e se le notti degli inviati erano spesso molto turbolente, tante erano le giovani mamme avide di incontri focosi sulla spiaggia al suono romantico di Una rotonda sul mare, o di Sapore di sale, di giorno lavoravano duro.
I vip non c' erano, o forse non interessavano, era bello in ogni luogo raccontare di giochi d' acqua e pizze speciali, di pesca notturna e di elezioni di Miss Sogliola, del costume di moda e dei carabinieri sudati nella divisa costretti a misurare i centimetri delle mutande dei bikini per non offendere il comune senso del pudore che interessava a nessuno tranne ai vescovi.
Se si incontrava la persona giusta, si riusciva a raccontare la storia del famoso Grand Hotel di Rimini dove erano nati amori principeschi oppure dei meravigliosi capanni moreschi dell' Excelsior del Lido di Venezia dove Cocò Chanel lanciava con audacia i pantaloni per signora e i gerarchi fascisti corteggiavano le nobili esangui con palazzo sul canal Grande.
Di giorno sulle spiagge regnavano le famigliole e si facevano gare per il miglior castello di sabbia, premio un bombolone, di sera erano i giovani ad occuparle, accendevano i fuochi arrostendo salsicce e nascevano i primi amori non protetti, quindi disastrosi con la fuga dei maschi alla fine della vacanza.
Forse le spiagge e le acque erano meno inquinate, ma la cementificazione era già cominciata ed erano in tanti, allora si era più semplici, a sognare di poter acquistare un bilocale senza vista mare che però avrebbe evitato la spesa di minimo un mese nella pensioncina con cucina compresa.
Oggi malgrado il degrado esistono ancora spiagge meravigliose: come quella di Sabaudia, ricca di dune, su cui si affacciano ville sontuose spesso affittate ai nuovi milionari, i russi, e da cui i proprietari quasi mai scendono a mare, pur essendo solo un cancelletto di canne a separare la loro opulenta privacy dalla spiaggia demaniale e quindi di tutti.
Non si vede invece neppure un vip, quindi neppure un fotografo, tra le stupefacenti selvagge dune della riserva di Marina di Vecchiano, dove le famigliole arrivano portando ombrellone e sdraio e borsa termica, oltre alla nonna, come nei film italiani degli anni ' 50, per esempio La famiglia Passaguai con Aldo Fabrizi e Ave Ninchi.
Godono in tanti, ma senza affollamento, di uno dei più bei luoghi del mondo, intoccato dal cemento e dalle celebrità, che non ne sanno nulla e si pigiano disperati tra il Billionaire e il loro Swan 82 ancorato in quarta fila. Le spiagge senza rumore né cabine sono del tutto fuori moda, quindi bellissime: però sono in tanti a preferire il brivido affollato dell' esotico per sentirsi supervip sotto gli ombrelloni di foglie di palma lungo le coste del mar Rosso, poche centinaia di euro tutto compreso, charter e montagne di cibo. Si sa anche che i giovani il tempo di scendere in spiaggia di giorno non ce l' hanno perché è d' obbligo vivere la notte, che spesso finisce malamente all' alba.
Negli anni ' 60 in Versilia dopo aver sentito cantare Mina o ballato con le canzoni di Bongusto o Buscaglione, si andava a letto a mezzanotte: ma prima le coppie incantate facevano l' amore sulla spiaggia alla luce della luna. C' era il senso del pericolo, del peccato, a rendere tutto esaltante: ma adesso a cosa serve la spiaggia di notte?
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