Tacabanda al Naima C'é la Kocani Orkestar
Notizia pubblicata il 11 aprile 2008
Categoria notizia : Eventi
GLI AFFEZIONATI del Naima loro se li ricordano bene. Dieci anni fa la Kocani Orkestar fu protagonista di uno dei più bei concerti della storia del club: in simbiosi con Vinicio Capossela dipinsero una folle notte di note gitane, immortalate poi nel cd 'Live in Volvo'. Un concerto pazzo, proprio come quello di stasera.
La Kocani ci sarà ancora, ma con altri compari: Paolo Fresu e Antonello Salis. Cioé, quando il jazz sposa i Balcani, il Mediterraneo si lascia conquistare dagli zingari.
UN SOUND debordante, privo di etichetta, contadino, degno di una festa sull'aia. La scintilla scattò al festival de La Villette, a Parigi: Fresu, trombettista rinomato, li invitò nel giardino di casa, a Berchidda, in Sardegna. E lì la scintilla divenne amore: Fresu non aveva mai visto una simile fanfara macedone. Gli ricordò quelle bande di paese, di quand'era bambino: calde, popolari e meravigliosamente cialtrone.
PENSAVA fossero estinte: si sbagliava, per fortuna. E quando alla compagnia si aggregò un altro sardo, Antonello Salis (piano e fisarmonica), la pietra filosofale del sound tanto cercato era realtà . Quest'incrocio fa realtà così diverse ti porta l'Oriente in casa: un'orchestra gitana, a volte sovrappeso, anime vagabonde ma che non conoscono i nostri steccati mentali.
SUL PALCO sono una decina, tutto cuore e fiato da soffiare in ottoni unti e ammaccati: trombe, tube, sassofoni. Ma cosa suonano dal vivo? C'é un cd live, registrato per il 'Manifesto', che lo dimostra: pezzi della Kocani ('Sikisiki baba') e brani di Paolo Fresu ('Notti a Mogadiscio' e 'Variazioni sul ballo'). Ma la tracklist importa poco, come il ricordo della notte con Vinicio insegna (8 ore di concerto) le sorprese con la Kocani non mancano. Mai.
(foto di http://www.flickr.com/photos/vitomanzari)