
Klyma e le fonti rinnovabili
Notizia pubblicata il 09 marzo 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Alcuni anni fa è arrivato in Romagna l’ingegnere chimico Lucio Colla, che ha fondato a Rimini la Klyma per un progetto sul trattamento della ‘pollina’, il concime ricavato dagli allevamenti avicoli. Da quel giorno Colla non ha più lasciato Rimini e la sua azienda è diventata una delle migliori in tutta Italia per le tecnologie e la ricerca sulle fonti rinnovabili.
La Klyma progetta, analizza e certifica gli impianti e processi di produzione dell’energia che viene prodotta grazie alle biomasse, combustibili solidi dei rifiuti non pericolosi e rifiuti biodegradabili. Non si butta via proprio nulla e in cambio si crea energia. Colla ha dichiarato: “La nostra azienda applica i metodi della modellazione matematica e della simulazione dei processi che riducono i costi di realizzazione dei prototipi pilota e dimostrativi, accelerano lo sviluppo degli impianti industriali e danno impluso all’innovazione tecnologica”. Attualmente la Klyma collabora con San Patrignano, partner importanti in tutta Italia e all’estero. In Bulgaria l’azienda ha una società partecipata (la Bdr) che opera nel settore dei sistemi di raccolta, selezione e trattamento dei rifiuti e delle acque industriali grazie alla stretta collaborazione con l’università tecnica di Sofia.
La ricerca scientifica e universitaria sono molto importanti per Klyma e questo porta vantaggi notevoli anche ai laureati riminesi. Klyma collabora da molto tempo con l’università di Bologna e molti laureati in chimica, ingegneria e geologia hanno avuto la possibilità di lavorare nell’azienda ed alcuni (i più bravi) sono diventati persino soci. Questa azienda è diventata un anello di congiunzione molto importante tra il mondo del lavoro e l’Università.