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Bologna. I rossoblù giocano una grande partita a Torino e bloccano la Juventus al 93' con Adailton

Notizia pubblicata il 28 settembre 2009



Categoria notizia : Sport


Il miracolo di Papadopulo non è tanto gelare le emozioni bianconere a un minuto dalla sirena, quando la fuga sull'Inter sembrava iniziata. Ma alzare l'asticella delle possibilità rossoblù, giustificato a dire, com'è alla fine, che forse si sarebbe meritato qualcosa di più. Ecco l'impresa del tecnico toscano, quasi dominare la Juventus in casa sua per un'ora e poi colpirla col dimenticato Adailton, che regala una gioia capace di capolvogere la storia di una sfida spesso carica d'amarezze.

Stupisce e incanta il Bologna del Papa, in grado di riprendersi da 25' di corrida bianconera, culminati nel miracolo di Viviano su Trezeguet e sulla vendetta del francese che sfrutta un rimpallo dopo l'azione travolgente di Zebina a destra, perso da Valiani e Lanna. Sembra l'inizio di una rumba insopportabile, invece i Papa boys cambiano musica. Il temutissimo Diego gioca come uno appena tornato dall'infortunio. Nessuna magia, anche perchè la cerniera predisposta - Guana vicinissimo, Mingazzini a un passo - basta e avanza, senza snaturare quel 4-4-2 capace sugli esterni di mettere in difficoltà ai lati il rombo che Ferrara presenta in mezzo.
Non a caso è nientemeno Lanna, dimenticata la sfuriata di Zebina, quello più vispo a sinistra. Ma anche alle spalle di Felipe Melo, si trova spazio per le giocate di Zalayeta e Di Vaio. Super Marco prima spara alto, poi si lamenta con l'arbitro Russo per una spinta in area di Molinaro, che qualche minuto dopo tocca anche nettamente col braccio in anticipo su Vigiani. Rigori che ci starebbero entrambi, mentre è giusto l'annullamento dell'autogol di Chiellini per fuorigioco di Raggi, ultima emozione di un tempo che fa capire come il Bologna sia perfettamente in partita.
Ferrara rinuncia a Diego dopo un quarto d'ora della ripresa, dentro Giovinco, finito presto a sinistra per equilibrare una Juve che adesso soffre l'intraprendenza bolognese. Papadopulo boccia Valiani e Vigiani, effettivamente in ombra, lanciando Tedesco e poi Osvaldo e passando così al tridente. Un destro da lontanissimo di Felipe Melo, respinto dalle ginocchia di Viviano, è l'unico segnale dei padroni di casa, costretti alle
corde. In due minuti (è il 19'), Di Vaio ha il pallone giusto: prima calcia frettolosamente a lato davanti a Buffon, dopo una punizione battuta veloce da Mingazzini, poi sull'assist di Tedesco evita il portiere ma trova una
parata miracolosa con la testa di Chiellini.
SuperMarco esce affaticato, sembra finita di nuovo. Anche perchè il suo sostituto, Adailton, spreca l'ennesima chance dopo la volee di Tedesco respinta da Buffon, fenomenale anche al 38' sul rasoterra pungente di Guana. Se solo ci fosse più qualità. Le pacche sulle spalle sono rinviate dal palo centrato da Camoranesi di testa, tutto solo su una punizione cross. Ma non deve finire così. La Juve conferma l'inaspettata fragilità: Felipe Melo regala banalmente un pallone in mezzo. Fallo su Guana, Mingazzini batte ancora a sorpresa, lancia Tedesco a sinistra e il cross è perfetto come l'inserimento di Ada. Il piattone volante è un po' sporco ma incrociato quanto basta per un urlo mai così meritato