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La Rimini che conta si é fatta travolgere dalle onde di Julien

Notizia pubblicata il 14 giugno 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


TRAVOLTI dalle 'onde' di Julien de Smedt. Nel bene e nel male, non poteva essere altrimenti per il progetto presentato ieri alla Sala dell'Arengo dall'architetto belga, davanti a una platea come non si vedeva da tempo. Eccola, la prima vera notizia: ieri all'Arengo la Rimini che conta, la Rimini che progetta e crea (tantissimi gli architetti e gli ingegneri presenti) c'era tutta.

E c'é già  chi, le onde di de Smedt, le cavalca, affascinato dalle suggestioni che l'architetto belga ha saputo immaginare e progettato per il nuovo lungomare di Rimini. Come Andrea Babbi, amministratore delegato di Apt: « Sono progetti come questo che ridanno slancio e orgoglio a Rimini. Questa é davvero l'occasione per la città  per rimettersi in pista, e non va persa». Andrea Gnassi, segretario Pd, che ha ammirato il lungomare di de Smedt a Copenaghen, non ha dubbi: «Col suo progetto Rimini si sintonizza con il mondo. Non voglio dare alcun giudizio, é affrettato, ma mi piace molto il suo modo di procedere. Alla fine però nella realizzazione dovrà  prevalere solo l'interesse di chi vive, lavora e va al mare a Rimini, e non di chi progetta».

De Smedt é riuscito a impressionare pure Marco Lombardi, che non ha nascosto alla vigilia parecchie perplessità : «La prima immagine é decisamente buona, pensavo peggio - dice il consigliere regionale del Pdl - Temevo un impatto più forte, ma così non é. Bisognerà  vedere se le varie attività  commerciali previste sapranno attrarre». Perfino Ivano Panigalli della Cna (che con Confesercenti ha presentato ricorso contro i vari project financing) non si butta via: «Il progetto é bello, e lo studio Altieri ha dato la garanzia che, se vincerà , rispetterà  le attività  esistenti, dando loro una nuova veste. Speriamo sia così, in ogni caso abbiamo già  fissato un incontro».

Scettico invece Ennio Sanese, presidente della Confcommercio: «Il progetto é accattivante, bellissimo se lo si realizza in una zona deserta. Ma qui come si fa a realizzare una cosa simile, in un contesto come quello di Rimini già  fortemente urbanizzato? E poi, onestamente, c'é troppo commerciale». Ed é già  pronto alle barricate anche Gioenzo Renzi, consigliere regionale del Pdl: «Si diceva di voler restituire al lungomare riminese il paesaggio naturale, di voler rinaturalizzare, e invece... In questo progetto io ci vedo tanto, troppo cemento. Che coprirà  il paesaggio: il Grand Hotel quasi non si vedrà  più dal mare. Non lo so, vedremo. Ma sicuramente Riccione con il nuovo lungomare ha fatto una scelta più rispettosa e intelligente». ma.spa.

(foto di http://www.flickr.com/photos/therebel68)