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De Leo e la ricerca continua ed ossessiva

Notizia pubblicata il 24 aprile 2009



Categoria notizia : Musica


SEMPLICE nella sua complessità, surreale nella sua realtà musicale fortemente improntata alla ricerca continua, quasi ossessiva. Il protagonista, anche se ha diversi collaboratori, è sempre uno, l’eclettico cantautore romagnolo John De Leo (nelle foto), stasera dalle 22 in concerto con Fabrizio Tarroni al Madamadorè di viale Spazzoli 51 (ingresso 10 euro con tessera Arci), ma i traguardi sono molteplici, tutti diversi.

Cosa ci si deve aspettare dal concerto di stasera?
«Io e il mio amico Fabrizio che collabora con me già da tempo, non vorrei dire quanti anni sennò mi sento vecchio, reinterpretiamo alcune cover di De Andrè, Billie Holiday e Bernstein, oltre ai brani del mio album ‘Vago Svanendo’, cercando di non snaturare il lavoro pensato per una base di sette musicisti».
Quindi rielaborate i brani con chitarra e voce?
«Esatto, a dir la verità io suonerò anche un karaoke».
Cioè?
«Cioè un karaoke giocattolo fucsia rubato al figlio di un amico musicista».
Insomma un live sicuramente originale.
«Questo lo lascio dire al pubblico, comunque quel tanto o poco che mi segue si aspetta di essere sorpreso».
E lo stupirà, come nel concerto di febbraio al Naima con Roberto Gatto.
«Diciamo che entrambi i progetti inseguono ricerche, diverse per molti aspetti. Prima di tutto in quel caso ero un ospite, al Madamadorè propongo un lavoro personale».
A proposito di progetti personali in cantiere, a cosa sta lavorando?
«A parte rivisitare le canzoni del mio album con varie formazioni, dal duo al quintetto, sto pensando di dedicarmi a un disco nuovo. Nella mia testa è già tutto definito, le varie storie e le composizioni».
Quali saranno i temi e i generi trattati?
«Non credo mi discosterò da quelli di cui ho sempre parlato: m’interessano i reietti in generale. A livello musicale il mio obiettivo è mettere in connessione generi agli antipodi, tra suoni gravi e grevi, dolci e acuti. E’ quello che cerco di fare anche tra la musica e gli altri linguaggi espressivi».
In quali ambiti?
«Sia in performance di videomusicazione di testi letterari su cui sto improntando la mia vita artistica, come quella su Leonardo Sciascia che presenterò alla Milanesiana a luglio, mese in cui si terrà la quinta edizione del festival ‘Lugocontemporanea’ che organizzo con Franco Ranieri che poi è stato il maestro di Fabrizio. Siamo una grande e bella famiglia».

foto by http://www.flickr.com/photos/slack79/