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Intervista a Jennifer Batten prossimamente a Bologna
Notizia pubblicata il 11 maggio 2010
Categoria notizia : Musica
Jennifer Batten è nota nel mondo per essere stata, per tutto il corso della sua carriera dal vivo, la chitarrista di Michael Jackson, dal Bad Tour del 1987 fino all’ultimo History Tour di dieci anni dopo. E’ conosciuta, poi, per essere la prima (e probabilmente l’unica) guitar heroine della storia della musica, che può inoltre vantare una collaborazione più che decennale con Jeff Beck, non uno qualsiasi…
Noi di Music italy Show siamo riusciti a strapparle qualche esclusiva prima della sua venuta sul suolo italico per il grande concerto di sabato 15 maggio.
Cosa ti aspetti da Ultimate World Guitar Exhibition, durante cui suonerai con alcuni dei migliori chitarristi e musicisti del mondo?
Mi aspetto uno scorrere impressionante di note ed un sacco di chitarre potentissime! Basta guardare la line up per capirlo!
Quale consiglio ti senti di dare a chi decide di suonare uno strumento?
Prima di tutto di cercare un buon insegnante. E’ fondamentale. Non vi farà perdere motivazione nei confronti dello strumento nel momento in cui incontrerete qualche problema e vi farà divertire. Se non ci si diverte, diventa tutto inutile.
La chitarra sarà la protagonista di questa prima edizione di Music Italy Show. Come è cambiato, negli anni, il tuo rapporto con lo strumento?
I miei gusti musicali cambiano più di qualsiasi altra cosa nella mia vita. Nel corso degli anni ho imparato a trattare la chitarra come se fosse uno strumento dotato di voce, aumentando l’attenzione verso le tonalità inusuali e stando molto attenta ai particolari di ogni cosa che suono.
Da addetta ai lavori, considerato il duro periodo che qualsiasi settore sta affrontando oggi nel mondo, quanto credi che il business dello strumento musicale possa trarre giovamento da questa rassegna?
La musica è fonte di grande gioia per le persone. E’ sempre sopravvissuta alle crisi economiche e lo farà ancora. La gente ne ha bisogno a livello emotivo, perchè diventa un supporto contro le cose spiacevoli che si affrontano nella vita. E’ un supporto che non può venire a mancare.
Puoi indicare un chitarrista che hai amato particolarmente o dal quale hai tratto particolare ispirazione?
Senza dubbio Jeff Beck e Joe Diorio sono I primi della lista.
Quanti anni avevi quando hai imbracciato la tua prima chitarra? E come ci si sente ad essere la prima Guitar Heroine della storia della musica?
Avevo solo otto anni. A dirti la verità non penso mai a certe cose, l’unica cosa che faccio e mettere il muso sul pentagramma e creare musica. Senza pensare a nient’altro. Questa è la cosa per cui mi trovo qui.
Stai registrando qualcosa di nuovo in questo momento? Hai qualche sorpresa per il pubblico italiano? Magari un omaggio a Michael…
Sto scrivendo molto. Tutto materiale acustico. Avrò purtroppo poco tempo per esibirmi a Bologna, parliamo di poco più di un quarto d’ora. Quindi, a malincuore, non potrò fare nessuno omaggio a Michael. Ma posso già dirvi che molto probabilmente in ottobre tornerò in Italia per farlo.
Che modello di chitarra usi e perché l’hai scelta?
Dall’History Tour del 1997 suono la Washburn JB 100 che porta il mio nome. E’ leggera e molto comoda, oltre ad avere un suono che amo.
Ora tutti parlano bene di Michael, i media dicono che è stato il più grande genio della musica pop e fior fior di artisti ne tessono le lodi. Sembra di essere tornati negli anni ottanta. Per quindici anni, però, l’hanno dipinto come un mostro…
I media sono totalmente irresponsabili ed ignoranti e tendono a scrivere le notizie che fanno scalpore, non cercano la verità dei fatti. Hanno diffuso bugie e menzogne su Michael per tantissimi anni. Vi prego, visitate la pagina sul mio sito web dedicata a lui e lasciate perdere chi ha mangiato tutta la vita alle sue spalle.