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Lirica parla il regista di 'Jackie O'. Il pop si mette all'opera

Notizia pubblicata il 04 luglio 2008



Categoria notizia : Spettacoli


ALL'OPERA lirica Damiano Michieletto, trentaduenne premiato regista, é arrivato di recente. Ma, dati i successi ottenuti, in questo filone conta rimanere. Al Comunale, firma la regia di Jackie O (ultima replica stasera alle 20.30) l'opera dell'americano Michael Daugherty andata in scena in prima italiana a Lugo nello scorso aprile e subito segnalata come una delle realizzazioni più stimolanti della stagione

Jackie O, inutile precisare, é la first lady più idolatrata d'America e la sua vita di amori, soldi, dolori e tragedie, ben si prestava ad una saga anche musicale.Il libretto é gremito di personaggi noti e notissimi (da Onassis a Warhol…) e parte del gradimento dello spettacolo sta nell'averli riprodotti con tanta verosimiglianza.

«Questa soluzione mi é sembrata subito imprescindibile. Alla prima dell'opera, in America, nel 1996, si erano totalmente svincolati dalla realtà : Jackie era una cantante nera. Ma io ho pensato che questi personaggi che conosciamo solo per fisionomia devono corrispondere al nostro immaginario. Sono stato fortunato: alcuni paiono controfigure».

E l'ambientazione all'interno di una scatola di minestre Campbell?
«E' l'America popolare. E scenicamente é una soluzione agile, opera di Paolo Fantin».
Le idee "agili" di Michieletto gli hanno appena valso il Premio Abbiati della critica per la stagione 2007, assegnatogli per "l'originalità " della sua regìa de La gazza ladra in cartellone lo scorso anno al Rof di Pesaro.

(foto di http://www.flickr.com/photos/dulimaman)