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Iva Sul Turismo Balneare Riminese

Notizia pubblicata il 21 ottobre 2008



Categoria notizia : Turismo


«DUE GLI SCOGLI, gli autentici macigni che gravano sul turismo riminese. Il perdurare dell'Iva al 20 per cento sugli stabilimenti balneari, che resta tale mentre si parla di abbassare al 4-5 per cento quella sugli alberghi.

GUERRA IN SPIAGGIA, IL LEADER DEI BAGNINI ATTACCA GLI ALBERGATORI E L'IVA «Tutto compreso, tutti gabbati»

E i pacchetti tutto compreso fatti dagli albergatori, con i quali i titolari di hotel ottengono ricavi aggiuntivi».
Va giù duro il presidente dei bagnini di Oasi - Confartigianato, Giorgio Mussoni, intervenuto nel fine settimana al «Sun», Salone internazionale dell'arredamento per esterni, alla Fiera.
Di rischio chiusura per molte imprese di spiaggia ha parlato, sempre al Sun, anche Riccardo Borgo, presidente nazionale Sib-Confcommercio.
«Il turismo italiano non gode di buona salute — ha detto Borgo — e da più parti ci arrivano segnali di imprese destinate inesorabilmente a chiudere».
« Non é possibile continuare con l'Iva al 20 per cento in spiaggia — riprende Mussoni —, mentre per le altre imprese si parla di perequazione. E poi l'Iva non la paga né il bagnino né l'albergatore. Alla fine va in conto ovviamente al turista. Ancor meno corretto il fatto che chi viene in vacanza paghi di fatto diverse aliquote in hotel, al ristorante, in spiaggia. Così non va».
Mussoni ce l'ha in particolare con gli albergatori: «Non voglio generalizzare — prosegue il presidente dei bagnini riminesi —
non tutti si comportano allo stesso modo».
Ma? « Ma parecchi — continua Mussoni — propongono pacchetti tutto compreso con hotel e spiaggia, che in realtà  non favoriscono gli ospiti, ma da un lato mettono in difficoltà  i bagnini, dall'altro gli consentono maggiori ricavi, trattenendo parte della differenza tariffaria. In pratica ci vogliono guadagnare due volte. Non vorrei che tutto questo portasse, un domani, a mettere in ginocchio molti operatori di spiaggia, costringendoli a vendere al miglior offerente. Magari, l'albergatore stesso».
Dipinge uno scenario di guerra...
« E' una giungla! Ci sono albergatori che pur di offrire i loro pacchetti tutto compreso spediscono i loro ospiti da un bagnino col quale hanno stipulato un accordo a centinaia di metri dall'hotel».

DELLA necessità  di creare un ministero al Turismo dotato di portafoglio, e di una totale revisione dell'Enit, Ente nazionale del turismo, « che non deve più consumare risorse bensì produrre degli effetti percepiti direttamente dagli operatori», ha parlato al Sun il professor Felice Vertullo, docente di marketing e turismo all'Università  di Perugia.

foto by http://www.flickr.com/photos/nick_grabowski/