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San Marino. Inviata a circa 50.000 italiani residenti all’estero una ‘pesante’ lettera dell’Agenzia delle Entrate.
Notizia pubblicata il 20 ottobre 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Sanzioni del 266% e confische fino al 50% per chi non dichiara i redditi e i patrimoni esteri Nessuna copertura è riconosciuta alle gestioni patrimoniali affidate a fiduciarie, trust e fondazioni. In allegato anche un questionario da spedire obbligatoriamente entro il 12 novembre
“Gentile contribuente, a seguito di controlli effettuati abbiamo riscontrato che, nell’ultimo quinquennio, il Suo nominativo risulta alternativamente iscritto nell’Albo degli italiani residenti all’estero e, da ultimo, nell’Anagrafe della popolazione residente in Italia, con conseguente acquisizione della qualità di soggetto passivo dell’imposta personale sui redditi da Lei prodotti, sia in Italia che
all’estero”.
Con questa premessa si apre la lettera che l’Agenzia delle Entrate ha iniviato a circa 50.000 italiani residenti all’estero invitandoli a prestare attenzione alla propria posizione fiscale in quanto iscritti nell’anagrafe tributaria italiana. La lettera fa esplicito riferimento alla necessità di dichiarare i redditi prodotti all’estero, gli investimenti effettuati, le attività finanziarie trattenute, avvertendo che nel caso l’indicazione dei redditi di fonte estera venisse omessa, si potrebbe incorrere in una sanzione compresa tra il 133 e il 266 per cento della maggiore imposta dovuta,
e tra il 10 e il 50 per cento dell’ammontare degli importi non dichiarati, in caso di investimenti sia materiali che finanziari.
La lettera avverte che è prevista inoltre la confisca di beni di corrispondente valore. Gli investimenti e le attività finanziarie non dichiarati detenuti in territori a regime fiscale privilegiato, “sono considerati redditi sottratti a tassazione in Italia e le sanzioni raddoppiano”. L’Agenzia delle Entrate è molto esplicita anche in relazione agli artifizi che potrebbero essere stati escogitati quali la gestione dei patrimoni da parte di trust, fondazioni e fiduciari in genere, forme di previdenza gestite da società assicurative estere, donazioni o liberalità effettuate o ricevute, strumenti finanziari in genere anche in forma di diritti all’acquisto di azioni.
Allegato alla lettera c’è anche un questionario di due pagine che il cittadino che risiede all’estero deve compilare nel caso abbia dal 1 gennaio 2005 ad oggi detenuto investimenti nelle forme descritte oppure compiuto operazioni finanziarie. Il questionario deve essere consegnato entro il 12 novembre prossimo, e verrà utilizzato per verificare se gli investimenti o le operazioni finanziarie segnalate hanno adempiuto agli obblighi di dichiarazione annuale.
La lettera chiude con un monito: “Le verifiche Le consentiranno di assolvere gli obblighi dichiarativi in modo corretto, evitando di incorrere nelle sanzioni che, come già ricordato, sono state di recente inasprite”. Roma 12 ottobre 2009, firmato il Direttore dell’Agenzia Attilio Befera.