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Italia Svezia a Cesena
Notizia pubblicata il 18 novembre 2009
Categoria notizia : Sport
"Se volete parliamo tre minuti di Italia-Svezia". Marcello Lippi forse sta benedicendo un calendario intenso, che lascia alle nazionali poco spazio prima del Mondiale. La vigilia della penultima amichevole - stasera a Cesena con gli orfani di Ibra si gioca alle 20.30 - gli riserva infatti quei fastidiosi tormentoni che lui stesso definisce "cavolate". "Non ho nessuna intenzione di parlare di Amauri e Cassano, o di Lippi che torna alla Juventus - in terza persona il ct - Non voglio parlare di queste cavolate".
Mica tanto lo sono, visto che continuano ad agitare lo spogliatoio, se uno come Galloppa, quasi esordiente, si rivolge al fantasista barese con una certa decisione. "Basta, se ne sta parlando troppo, se uno col suo talento non gioca in Nazionale vuol dire che è colpa sua". Più morbido Nicola Legrottaglie, questione, forse, di carità cristiana. "Cassano è un grande giocatore, ma io rispetterei di più le idee di un tecnico che fin qui ha avuto ragione".
Naturalmente non può mancare, da parte sua almeno, l'apertura al compagno di Juve. "Se Amauri entra nel gruppo sono felice, è forte ed è un bravo ragazzo. Ma anche Pazzini ha qualità importanti, sarebbe bello fossero convocati entrambi". Doroteo, come Chiellini. "Pazzini ha preso una posizione per difendere il gruppo, ma non ci sono fazioni pro e contro Amauri e Cassano, quando siamo in Nazionale non parliamo degli assenti, ma difendiamo i presenti".
Insomma, in questo clima anche tre minuti rischierebbero di sembrare troppi, in realtà la gara con la Svezia ha diversi motivi d'interesse. Sarà un'Italia sperimentale, con tanti che si giocano il posto per il SudAfrica e "molte sostituzioni, ma senza snaturare l'ossatura. È un test significativo perchè ci permetterà di cercare giusti equilibri" sempre Lippi. Che, tradotto, significa fare nuove scelte fra chi sgomita.
Con qualche big rispedito a casa per allenarsi bene e rifiatare, anche il modulo sarà in prova, il 4-2-3-1. In porta Marchetti e in difesa Maggio e Criscito, a centrocampo Montolivo, Biondini, Marchionni e Candreva, tutti sotto esame vicino a capitan Di Natale, e Pazzini punta unica per dimostrare di meritare più del brasiliano il posto in Sudafrica. "Sto lavorando per guadagnarmi un posto al mondiale - così, con le parole di Maggio, si potrebbe sintetizzare il senso della serata azzurra - La competizione con Santon è giusta, mentre da Zambrotta ho tanto da imparare.
Spero di togliermi delle soddisfazioni. Giocherò terzino destro e non è certo un problema, anche a Genova e a Firenze ero abituato a coprire tutta la fascia ". D'altra parte però, c'è anche un debito col pubblico da onorare, dopo il noioso zero a zero con l'Olanda, da ricordare solo per qualche calcione e le lamentele di Kuyt ("che delusione gli azzurri, hanno picchiato, Chiellini ha fatto male a Van Persie). "Sarà una partita diversa - chiude Lippi - mi aspetto spazi aperti e tanti gol". Sapendo bene che non basteranno a spegnere i soliti refrains