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Befane a difesa del lavoro festivo. Fuggito dal centro: «Qui il futuro»

Notizia pubblicata il 27 marzo 2008



Categoria notizia : Turismo


«POLEMICHE assurde e strumentali, 'dettate' da qualche commerciante del centro storico. Le aperture domenicali e in vari altri giorni festivi sono il vero valore aggiunto degli ipermercati, che in quelle giornate attirano clientela fin da province lontane di regioni limitrofe.

Io ho lavorato per vent'anni nel centro di Rimini, e sono contentissimo di essermi trasferito a Le Befane».
Ha perso la pazienza un commerciante «fuggito» dal cuore di Rimini, che chiede l'anonimato per evitare conflittualità  con gli ex colleghi, e si sfoga al telefono.

«NON ENTRO nel merito - aggiunge l'uomo - sulla presa di posizione della Diocesi e del vescovo contro il lavoro domenicale. Quella posizione posso capirla anche se non la condivido. Del resto, ciascuno fa il proprio mestiere. Ma quel che non mi va giù é che si tenti di far passare come vittime i dipendenti e le commesse.

Al contrario, noi naturalmente li paghiamo regolarmente per quegli straordinari, e in quelle giornate guadagnano anche molto di più». Ieri il direttore dell'ipermercato Lecler, Didier Pacqueau, ha parlato di un più 30 per cento di retribuzione per le domeniche, e addirittura un più 130 per cento negli altri festivi. Asserendo che «c'era la fila tra i nostri dipendenti per poter lavorare l'ultimo dell'anno».

«TANTI CLIENTI - continua il commerciante riminese - vengono da fuori facendo centinaia di chilometri proprio perchè sanno che siamo sempre aperti. Ed é un valore aggiunto, un indotto importante, per ristoranti e altre attività . A Riccione fanno il festivo da vent'anni, e nessuno a Rimini diceva niente. Adesso é il finimondo. Ma ovunque il commercio funziona anche nei giorni festivi.

Si chiama settore terziario proprio per quello. Tra pochi giorni estenderemo l'orario serale dalle 21 alle 22. Non certo per maggiori guadagni, ma per dare un servizio aggiuntivo alla città . In centro alle 19,30 chiudono e se la danno a gambe levate. Il commercio del Duemila ha le sue regole. Chi non le vuole, forse é meglio che cambi mestiere». 

(foto di http://www.flickr.com/photos/dmarz55)
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