Il week-end con il «carrello» Befane di Rimini, fenomeno nazionale. In due anni quasi 18 milioni di visitatori all'Iper
Notizia pubblicata il 23 novembre 2007
Categoria notizia : Cultura
NEGOZI in fuga, centro commerciale in crisi, fatturati in calo? Macchè... La crisi non abita qui. Chi pensava che i 9 milioni di presenze nel primo anno di vita fossero un traguardo irripetibile, dovrà ricredersi. Il secondo anno di vita del centro commerciale Le Befane (si festeggia domani pomeriggio con animazioni, spettacoli e una torta gigante) «non poteva davvero andar meglio.
Abbiamo avuto 8,5 milioni di visitatori - conferma il direttore generale, Massimo Bobbo - e un a umento di oltre il 40% nei mesi estivi, tra giugno e settembre. E sempre di più il nostro centro é diventato, per i riminesi e i tanti visitatori che vengono da fuori, un luogo non solo di shopping ma dove poter trascorrere la domenica e il tempo libero. Abbiamo persone che vengono da ogni parte dell'Emilia, dalla Toscana e dalle Marche». Non é un caso allora che di quei 8,5 milioni di visitatori passati dalle Befane dal novembre 2006 a oggi, «oltre la metà é concentrata nei fine settimana e nei giorni festivi, con punte fino a 60mila persone al giorno.
AL DI Là€ dei numeri, però, per Bobbo e per Didier Pacqueau (il direttore dell'ipermercato Conad-Le Clerc) contano gli effetti. « Se Rimini é diventata la 14esima città in Italia in quanto ai prezzi più competitivi, il merito é anche nostro - sottolinea Pacqueau - Abbiamo aggredito il mercato cercando di abbassare sempre più i prezzi, ed é una politica che in questo momento di crisi dei consumi paga. Certo, non siamo ancora a regime, si può migliorare ancora tanto, ma la strada imboccata é quella giusta. Tant'é che quest'anno il nostro fatturato, che per metà é rappresentato dai prodotti dell'alimentare, é aumentato del 20%».
Prezzi bassi, e grande offerta: per Pacqueau solo così si resta competitivi. «Prendete i medicinali: da quando abbiamo aperto la parafarmacia, i prezzi sono calati pure nelle farmacie. Abbiamo prodotti che costano anche il 20 o 25% in meno rispetto a quelli normalmente applicati, e non appena sarà ‘liberalizzata' la vendita di altri medicinali da banco faremo lo stesso». Intanto la parafarmacia delle Befane ha già superato (di molto) 1 milione di euro di fatturato, e punta ai 12500 clienti nel suo primo anno di vita. «M a il prossimo obiettivo - rilancia Pacqueau - é il mercato dei carburanti. Se ci sarà la liberalizzazione apriremo una stazione di benzina. Lo stesso vale per la vendita di giornali e riviste: se il governo dà il via libera, noi ci faremo trovare pronti».
MA LA CRISI non si fa sentire neanche nei negozi della galleria commerciale. «I n 2 anni solo 5 negozi su 130 hanno lasciato, e tutti sono stati sostituiti in poco tempo - osserva Bobbo - Si tratta di un turnover bassissimo, rispetto al normale ricambio che avviene di solito nei centri commerciali». «Rimini - gli fa eco Pacqueau - resta una meta molti ambita. E infatti a giorni Adidas aprirà qui un nuovo negozio, così come Breil. Abbiamo la fila di imprenditori che vorrebbero entrare nella galleria del nostro centro commerciale...». Così come, in questi 2 anni, pochissimi dei mille addetti (tra negozi e ipermercato) che lavorano alle Befane hanno lasciato.
«C'é un bel gruppo, con tante donne», spiega Pacqueau. Che aggiunge: «La metà dei nostri capireparto dell'ipermercato sono donne, e gli stipendi sono uguali per tutti». Qui insomma le quote ‘rosa' vengono rispettate: sembra già lontana la rivolta delle cassiere scoppiata qualche mese fa. Più difficile ricomporre la frattura coi negozianti del centro storico, che indicano nelle Befane una delle cause principali delle difficoltà del commercio.
«Ma la concorrenza - ripete Pacqueau - fa solo bene. Al commercio, e ai riminesi che possono trovare i prodotti a prezzi più bassi».
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