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Se il jazz s'inchina a Van Gogh. Anche un gruppo che s'ispira al pittore alla rassegna del Cral

Notizia pubblicata il 18 settembre 2008



Categoria notizia : Musica


IN UNA CITTà€ dove spopola ogni tipo di rassegna musicale, fa piacere vedere che ogni tanto qualcuno si rammenta non solo di classica, blues, pop e rock. E così si accoglie con ingordigia ' Invito al jazz', kermesse curata dal Cral di Cariromagna con la direzione artistica di Tito Ciccarese e in programma stasera e domani all'Auditorium di via Flavio Biondo 16.

Nessun grande nome, per carità , ma un mini-festival onesto e soprattutto gratuito, arrivato alla quarta edizione e accolto come manna in un periodo in cui tradizionalmente i club si crogiolano nel loro letargo. Si comincia stasera (20.30), con un recital di pianoforte a coda di Carlo Dal Monte, prestato al jazz dalla musica classica e impegnatissimo in un'impresa non da poco: improvvisare sulle composizioni di George Gershwin, come 'Summertime', 'But not for me' e altre ancora.

Alle 22.30 suonerà  il New Jazz Quartet, ensemble che sostituisce il quartetto Terre di mezzo. Il filo rosso fra i due gruppi però ci sarà , ed é Roberto Bartoli, contrabbassista-compositore di calibrata esperienza alle prese con una realtà  che fonde il jazz tradizionale a tendenze sperimentali; sul palco spazio anche a Domenico Caliri (chitarra), Pasquale Mirra (vibrafono) e Daniele Bove (batteria).

Domani sera si cambia genere, con gli Atelier du midi. Perchè un nome così? Era il sogno di Van Gogh, il nome con cui avrebbe voluto chiamare lo studio di Arles, nel sud della Francia. Dietro a questa sigla un quartetto propone brani originali con un organico classico, sax (Enrico Benvenuti), piano (Gabriele Zanchini), contrabbasso (Mauro Mussoni) e batteria (Marco Frattini). Si chiude alle 22.30 ecco gli Internote, sestetto bolognese abile a contaminare jazz a sonorità  latine, pop, classiche ed etniche.

foto by http://www.flickr.com/photos/reyner