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Agosto, amore mio ti tradisco ma prima ti faccio pedinare

Notizia pubblicata il 25 agosto 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


ESTATE, tempo di tradimenti e di superlavoro per gli investigatori privati a caccia di infedeltà. Ingaggiati di volta in volta dal marito o dalla moglie sospettosi, gli 007 di casa nostra passano l’estate a pedinare il coniuge birichino. «Nel periodo delle vacanze — racconta Cristiano, 42enne investigatore privato — il mio telefono squilla all’impazzata.

Tutti vogliono sapere se la persona del cuore esce di casa per andare davvero dove dice. Ma soprattutto la gente è curiosa di sapere in compagnia di chi passa il tempo la sua dolce metà. Le più sospettose sono senza dubbio le donne». Che si tratti di mogli, fidanzate o conviventi la storia non cambia. Pare che nessuno si fidi del proprio compagno e che d’estate tutte si rivolgano alle agenzie investigative per vederci più chiaro. Se la curiosità e la voglia di «impicciarsi» un po’ degli affari dell’amato/a non perdonano nessuno, queste possono tuttavia essere scoraggiate dalle tariffe investigative. In questo campo, infatti, si ragiona spesso in termini di migliaia di euro. Tuttavia «quando c’è il dubbio — spiega lo 007 fanese — anche chi non se lo può permettere vuole fare luce.
Il cliente tipo è donna, 40-50 anni, sposata, di qualsiasi ceto sociale e istruzione. Viene nel mio ufficio già con un sospetto e vuole vederci chiaro». La cosa buffa è che, se le indagini non svelano un reale tradimento, all’uomo rimane il dubbio. Quasi gli dispiacesse essersi sbagliato. Ma sono rari i casi in cui non gli vengano portate prove certe di infedeltà. Al contrario: quando ad avere il dubbio è una donna... non c’è margine di errore. Nel 100% dei casi si tratta proprio di corna. «La donna è più intuitiva, guarda tutte le variazioni di abitudini del proprio compagno e non sbaglia mai». Un amore appassionato o un momento di debolezza, una relazione lunga o una storia «a termine», nel luogo della vacanza oppure in città.
Ognuno ha le sue ragioni per tradire. E ognuno ha le sue ragioni per indagare («molte donne cercano solo la goccia per far traboccare il vaso, poche soffrono veramente per il tradimento»). Ma una volta «pizzicati» il ventaglio di possibilità si riduce. Ce ne sono solo tre per parte. Se si è stati traditi si può decidere di perdonare, rendere pan per focaccia oppure andare dall’avvocato. Se si è stati «beccati» si può scegliere di entrare a far parte della categoria di «quelli che si pentono e non lo fanno più», oppure dei «recidivi, ma più accorti». Infine c’è la categoria dei «Riccardo». Riccardo (ma questo è solo un nome di fantasia, ndr) è un maceratese over 50 che ogni tanto si allontanava da casa per questioni di lavoro.
Diceva alla moglie di dover andare in Toscana per qualche giorno e invece... espatriava. All’estero aveva un’altra casa e una donna molto più giovane di lui con la quale conviveva. Quando la moglie ha saputo della doppia vita del marito, ha deciso di perdonarlo. E ora lo tiene al guinzaglio. L’uomo ha dovuto promettere: “Niente più viaggi di lavoro, niente più notti fuori casa”. E’ stato di parola. La sera torna sempre a casa dalla sua mogliettina. Ma solo dopo aver trascorso qualche piacevole ora nell’appartamento della sua giovane amica dell’Est. L’ha fatta venire in Italia sistemandola a pochi chilometri dal suo ufficio.
Lo dicono le statistiche: sono in continuo aumento i tradimenti con le donne dell’Est, «soprattutto badanti rumene».
Ma la più ‘birba’ di tutte è una 50enne anconetana. «Beccata due volte a tradire il marito — conclude Cristiano —. Il bello è che non ero stato ingaggiato dal coniuge e soprattutto non era lei la persona da tenere d’occhio. La prima volta sono stato assunto da una signora di Ancona e ho beccato il marito con questa 50enne. Un paio di mesi dopo mi ha incaricato un’altra donna, di Pesaro, di pedinare il marito e me lo sono ritrovato... ad Ancona, a casa di quella stessa signora»