Concerti, i club cercano un posto al sole
Notizia pubblicata il 08 gennaio 2008
Categoria notizia : Spettacoli
Le risposte segnalano alcuni punti convergenti, come la problematica della musica dal vivo gratuita, una sostanziale tenuta delle presenze di spettatori agli eventi, e una serie di intuizioni e osservazioni che dimostrano la grande professionalità e maturità degli organizzatori della nostra regione. Come rileggete l'anno appena trascorso dal punto di vista musicale?
Minisci: «Niente di nuovo sotto il sole. Per quanto riguarda il Naima, dove si programma in prevalenza jazz e blues con band americane, il discorso é diverso, in quanto non rincorriamo band che fanno tendenza. Ma posso segnalare il concerto di Chiara Civello, che ha fatto un bel live e ha avuto un grande riscontro di pubblico».
Libero Cola: « Molto interessante, la generazione myspace sta facendo faville, finalmente nuovi talenti crescono. E per i club questa é linfa vitale».Ariele Monti: «Penso che l'industria musicale stia vincendo. Nonostante la sua presenza massiccia e invasiva da oltre quarant'anni, fino a ora non era riuscita a fare l'en plein. Il riuscire a metabolizzare e strumentalizzare per fini speculativi qualsiasi artista innovatore é nel dna dei discografici o di Mtv, ma vi era sempre il modo di notare qua e là qualche novità positiva. Colpe ce ne possiamo dare, ma tra i tanti motivi che mi toccano da vicino c'é questo trend che dura da un decennio di sminuire il concetto di musica dal vivo. Tra gli effetti di offrire il concertino gratuito, c'é stato quello di appiattire l'aspetto più importante per l'appassionato: il concerto».Per chi organizza concerti come é stato il 2007?
Minisci: « Leggermente negativo; abbiamo registrato una flessione di presenze attorno al 20%. Le cause? Un po' la crisi economica, un po' la molteplicità di offerte musicali in regione. Ci sono centinaia di locali che fanno musica dal vivo, pur non avendone le caratteristiche e la professionalità , e la maggior parte di questi lo fa a ingresso libero. Ci vogliono nuovi slanci, nuove passioni, nuovi interessi!».Cola: «Direi senza infamia e senza lode, persistono sul mercato le problematiche innescate dalle entrate delle corporations americane nella musica dal vivo, che aumentano i costi».
Monti: « Il bilancio é quello degli ultimi anni. Comunque se si vuole campare in questo settore non sembra possibile voler esplorare territori sconosciuti. Se invece si fa per passione, qualche novità , non italiana, positiva c'é stata. Avremmo bisogno di tornare a cooperare e mettere in circuito molte delle idee che ad oggi non si concretizzano perchè troppo soli».Il 2008 come si prospetta secondo voi?Minisci: «Come il 2007. Per quanto riguarda il Naima stiamo preparando i festeggiamenti per i nostri 25 anni di attività ».Cola: «Per quanto riguarda lo scouting ci sono veramente una valanga di nuovi talenti. Vedo invece difficoltà per il live sul mercato italiano, ma buone prospettive sul mercato europeo, il momento é maturo per portare artisti italiani a suonare dal vivo nel continente».
Monti: «Dal punto di vista Sismico direi bene. Certo che la crescita dei costi negli ultimi 5 anni é stata vertiginosa».Quali saranno i trend della musica dal vivo?Minisci: «Non inseguendo le mode, non saprei! Noi continueremo a proporre jazz e blues, e durante l'estate la Carovana del blues, la Nave del blues, la rassegna Donna'n'jazz eccetera».Cola: «Sicuramente continuerà la strategia dei mega eventi negli stadi e i festival estivi organizzati dalle multinazionali, anche se prevedo un minore aumento dei prezzi dei biglietti rispetto agli anni passati».
Monti: «
Spero che la musica dal vivo ritorni a essere una cosa interessante per gente interessata. Ora come ora mi ricorda la sottile violenza della televisione, fatta per appiattire i gusti, mettere tutti d'accordo e vendere il più possibile».
(photo by Bmaas)