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Marco Di Vaio, ama il Bologna in tutto e per tutto
Notizia pubblicata il 10 dicembre 2009
Categoria notizia : Sport
Il suo primo pensiero è sempre per i tifosi. Non c’è uscita pubblica in cui non lo rimarchi, e dopo ogni gol la prima dedica è sempre per la sua curva.
È un amore ricambiato in tutto e per tutto, quello di Marco Di Vaio per Bologna, che è fiera di coccolarsi e stringersi forte attorno al suo Campione.
E anche se quest’anno non è uguale a quello scorso – e c’era da immaginarselo, per tanti motivi – il feeling di Di Vaio col popolo rossoblù è
sempre più forte. I gol sono meno, ma ugualmente pesanti, così come potenti e quanto mai opportuni sono i cori della Curva Bulgarelli per il Capitano:
«Domenica ho segnato un minuto dopo il bellissimo coro che mi hanno regalato – spiega il bomber -, è stata una bella coincidenza, il pubblicosi rendeva conto che mi serviva un incitamento e un attestato di stima.
Mi sono caricato ed infatti è arrivato il rigore, il mio legame con Bologna aumenta sempredi più». C’era un po’ di pressione, il gol mancava a Di Vaio: «Sto vivendo un anno diverso rispetto a quello passato e anche un rigore può cambiare i giudizi e farmi stare più tranquillo. Tra l'altro, quel rigore ci ha dato la possibilità di passare sul 2-1 e andare a vincere la partita. La pressione mi ha dato ancor più soddisfazione». La differenza grossa sta nello schieramento assieme a Zalayeta e Adailton e non più da unica punta: «Prima ero l’unico terminale del gioco e catalizzavo ogni pallone, ma non c’erano altri sbocchi alla manovra. Ora va meglio, agisco in seconda battuta dopo che Zalayeta ha addomesticato la palla, cerco poi di allungare la squadra andando in profondità. Certo, devo migliorare per essere più presente nella fase di costruzione e di manovra».
Domenica a Parma sarà dura senza la difesa centrale titolare: «Gli attaccanti del Parma sono difficili da marcare come lo erano quelli dell'Udinese, in più stanno facendo meglio del previsto e quindi volano sulle ali dell'entusiasmo. Io dico che si parte per vincere ma anche un pareggio andrebbe bene». Di Vaio è uno dei grandi ex in campo, e a Parma ha vissuto esperienze calcistiche eccezionali: «Il primo anno per me è stato di apprendimento, sono cresciuto molto guardando gli attaccanti e affrontando in settimana due mostri sacri come Cannavaro e Thuram.
Era una grandissima squadra, quando sono arrivato là venivano da un anno in cui avevano vinto Coppa Uefa e Coppa Italia, e giocare in quelParma mi ha aiutato anche a crescere nel modo di allenarmi e a capire la mentalità dei campioni. Sono stati tre anni impor tanti per la mia carriera,sempre in crescita, in una città incui sono stato benissimo». Un altro ex è il dg Baraldi, che Di Vaio ha sempre apprezzato per competenza e professionalità: «Lui porta organizzazione, programmazione, un progetto importante, l'esperienza accumulata in altre società. Penso che il suo lavoro sarà decisivo per la crescita di una società che vuole e deve stabilizzarsi in una diversa zona della cl a s s i fi c a » .