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Diciotto intellettuali nell’instant book curato da Federica Muzzarelli

Notizia pubblicata il 29 gennaio 2010



Categoria notizia : Cultura


Diciotto intellettuali nell’instant book curato da Federica Muzzarelli. Oggi la presentazione al Cassero Tutti in balìa del pettegolezzo Una raccolta di saggi riflette sul dilagare delle chiacchiere indiscrete

18 al Cassero, in via Don Minzoni, con la “squadra ” degli autori che, ognuno secondo la propria disciplina, si sono misurati sul tema della “chiacchiera ”. Il semiologo Giampaolo Proni, i giornalisti Michele Smargiassi, Aurelio Magistà, Gianluca Lo Vetro, Eva Grippa, una lunga lista di docenti universitari (in testa la curatrice Federica Muzzarelli), e di esperti del marketing e della comunicazione: tutti attorno a un tavolo, perchè il tema, specie nella città che si è bruciata il sindaco con un sexy-gate, diventa interessante. «Il gossip - spiega Muzzarelli - infesta e contamina e contamina la comunicazione verbale, i mass media e la politica.

Informa di sé le modalità di relazione dei social network, detta legge nel mondo dei divi e delle starlette e da lì diviene il gustoso e lucroso trampolino di lancio per il business dell’indu - stria culturale e della moda». Insomma: il pettegolezzo, oltre ad “esse - re moda”, fa tendenza.

Per parlarne il libro sospende la pratica - quindi non si “pe tt e go la ” a l l’incontro - sviscerandone le origini e imeccanismi. Non sapremo quindi nulla di nuovo sul bancomat a disposizione della signora Cracchi, ma potremo chiederci se quegli occhiali D&G formato fanale da lei esibiti dinanzi alla procura possano “fare tendenza” co - me in passato è successo con la borsa di Hermes usata da Grace Kelly per celare la gravidanza ai paparazzi (accessorio da allora ribattezzato “Ke l ly ”) o con quella Dior immortalata al braccio di Lady D nelle sue visite ai bimbi in ospedale (da allora “Lady Dior”). Oppure potremo percepire la differenza tra la chiacchiera benevola di sessant’anni fa, quando nascevano le prime riviste di cronaca rosa, e quella ragionata a tavolino di oggi - nelle agenzie di pubblicità così come nelle segreterie di partito - dopo che reality, social network e videofonini ci hanno reso tutti aspiranti paparazzi.

«Ogni autore - spiega la curatrice - ha indagato le modalità sociali del gossip e del voyerismo dal punto di vista dei suoi interessi e delle sue affinità culturali». «Quello che ne è uscito - prosegue - è un mosaico stimolante, ricco, elastico, un collettivo work in progress in grado di offrire uno sguardo panoramico d’insieme su una moda che si prefigura come uno dei comportamenti di massa più caratteristici e ineluttabili della nostra epoca». Farà da cornice al dibattito La chambre close, intervento artistico composta da installazione (acura di Benedetta Babini e Valentina Costa) e videoproiezioni (a cura di Luca Contieri e Girolamo Lanzafame).