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L'hotel scopre il «low cost». L'Aia annuncia aumenti tra 50 centesimi e 1.5 euro

Notizia pubblicata il 05 aprile 2008



Categoria notizia : Turismo


IL PRIMO boom turistico dell'anno si annuncio nel lungo ponte del Primo maggio. In questo periodo si concentra il maggior numero di prenotazioni alberghiere, secondo le rilevazioni dell'Associazione albergatori.

Misano mostra così la sua forza nel saper rendere fedele una clientela formato famiglia, che ama trascorrere anche pochi giorni negli stessi hotel e nelle tranquille spiagge misanesi. E, soprattutto, i suoi alberghi offrono soggiorni a costi concorrenziali: gli operatori hanno stabilito che i prezzi dei servizi alberghieri segneranno aumenti che oscilleranno tra 50 centesimi e un euro e mezzo.

«Il prossimo 25 aprile - afferma Iliana Baldelli, presidente Aia Misano - apriranno il 90% degli hotel presenti nel nostro territorio. Le richieste per i prossimi due ponti riguardano in modo particolare la festività  del Primo maggio. Sono soggiorni che prevedono l'arrivo il 30 aprile con partenza il 2 o 3 maggio. Qualcosa si sta muovendo anche per il ponte del 2 giugno. Chi viene a trascorrere il fine settimana nei nostri alberghi sono soprattutto italiani, clienti affezionati. La richiesta più diffusa, come nel resto della stagione, é il trattamento a pensione completa trattandosi quasi esclusivamente di famiglie con bambini. Sul fronte prezzi - aggiunge la Baldelli - abbiamo deciso a dicembre che in questa stagione verranno applicati incrementi che andranno da 0,50 a 1,50 euro. Tanto per rimanere in tema di vacanza low-cost, di cui tanto si parla».

Il 25 aprile, apriranno anche gli stabilimenti balneari. Il presidente del Consorzio Bagnini Giosué Nanni riferisce che prenotazioni sono giunte anche per il periodo successivo al 1 maggio, quando a fare la parte del leone sarà  soprattutto il turismo sociale. In spiaggia, però, la questione dei prezzi appare meno pacifica, perchè vige ancora la contestata pratica dei ribassi. « Un listino prezzi - afferma Nanni - viene fatto dalla categoria, ma in realtà , a parte una decina di casi, nessuno lo rispetta. E difficile però muovere critiche, perchè siamo in libero mercato e le situazioni sono diverse da zona a zona. I bagni centrali lavorano di più avendo di fronte gli alberghi, mentre nelle periferie hanno davanti solo colonie o campi di grano. In più c'é un po' di crisi economica e gestire un'azienda é sempre più dura».
(foto di http://www.flickr.com/photos/mecrip)