
Indagine Quars: L’Emilia-Romagna sul podio del benessere
Notizia pubblicata il 19 dicembre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
L’INDAGINE Il rapporto Quars definisce il livello di sviluppo economico legato a qualità ambientale e sociale. Nella classifica nazionale la nostra regione è al secondo posto
Nella classifica del benessere sostenibile in testa c'e' il Trentino Alto Adige, al secondo l'Emilia-Romagna. Scendono Lazio e Lombardia, restano i problemi del Sud. E' quanto emerge dal rapporto Quars, presentato oggi a Roma alla Conferenza nazionale di Statistica. Sono passati vent'anni dalla prima edizione dell'Indice di Sviluppo umano e otto dal primo rapporto Quars, anni in cui il paradigma della crescita e' stato messo fortemente in discussione.
In questo contesto si inserisce il lavoro della campagna Sbilanciamoci! e la decisione di realizzare il Quars, un indicatore di benessere sostenibile. A differenza del Pil, il Quars tenta di coniugare diversi aspetti dello
sviluppo per ottenere una classifica delle regioni chepremi quelle in cui lo sviluppo economico e' accompagnato a un elevato benessere,inteso come qualita' ambientale e sociale.
Ambiente, economia e lavoro, istruzione e cultura, diritti e cittadinanza, pari opportunita', salute, partecipazione: sono queste le dimensioni che definiscono il benessere sostenibile e misurano lo sviluppo di qualita' secondo il Quars. Le variabili che compongono il Quars sono in tutto 41. Nella classifica del Quars si distinguono nelle prime posizioni le regioni del centro e del Nord (dove alcune regioni come il Veneto e la Lombardia evidenziano comunque difficolta' e lacune), mentre nella parte bassa seguono le regioni del Centro e del Mezzogiorno.
Anche quest'anno la soglia dei valori positivi del Quars e' al livello dell'11esima posizione occupata dalla Liguria. Al di sotto si susseguono le regioni che ottengono risultati inferiori alla media. Questa soglia, ancora una volta, torna a marcare l'evidente divario tra le regioni settentrionali e quelle meridionali. Tuttavia si riscontra un ri-posizionamento delle regioni centrali: se Lazio e Abruzzo continuano nel loro ruolo di cuscinetto fra le due Italie, e' evidente che l'Umbria, con un guadagno di ben quattro posizioni, ha compiuto un notevole progresso verso la qualita' del benessere, avvicinandosi alle prime posizioni della classifica e attestandosi su un livello pari a quello di Marche e Veneto.
Le piccole regioni, quindi, sembrano essere quelle in cui le diverse dimensioni del benessere stanno andando in una direzione di sostenibilita'. Anche quest'anno il Trentino Alto Adige si conferma alla prima posizione dell'indice grazie ai risultati eccellenti ottenuti in ambiente, economia e lavoro, e partecipazione, ed alle buone prestazioni nelle sezioni sui diritti e cittadinanza e sulle pari opportunita'. Al secondo posto si posiziona
l'Emilia-Romagna, con risultati ben al di sopra della media per tutti i macro- indicatori, eccezion fatta per quello relativo all'ambiente che si colloca leggermente al di sotto di essa. Recupera due posizioni rispetto
allo scorso anno e si piazza al terzo posto la Toscana: una regione che eccelle nelle pari opportunita' (sempre relativamente al contesto regionale), nella dimensione economica e nel livello d'istruzione,
e raggiunge buoni risultati in termini di partecipazione e qualita' ambientale.
La Valle d'Aosta si colloca al quarto posto, perdendo di una posizione rispetto al 2009. Questa regione riconferma valori fra i piu' alti della penisola in Pari opportunita' e Ambiente, e continua un percorso di miglioramento nei diversi macro-indicatori, avanzando soprattutto nella dimensione dei Diritti; al contrario si riscontra un andamento negativo nell'indice relativo alla Salute e, anche quest'anno, il peggiore risultato in Istruzione e cultura. Apre la parte negativa della classifica l'Abruzzo con un risultato praticamente in media, dal momento che quattro dimensioni su sette si collocano al di sopra della media e il valore del Quars e' prossimo allo zero.
Il Lazio quest'anno perde una posizione : anche se si colloca ancora una volta al primo posto in Istruzione e cultura, si evidenzia il trend negativo riguardo a salute, diritti e cittadinanza, ambiente e pari opportunita',
anche se quest'ultimo macro-indicatore e' molto prossimo alla media. Sardegna, Molise e Basilicata seguono con valori pressoche' analoghi: la performance di queste regioni e' simile, con risultati in prevalenza negativi
ma con qualche dato sopra la media. Nel caso della Sardegna e della Basilicata il macroindicatore Ambiente si colloca sopra la media complessiva, mentre per il Molise i dati positivi sono quelli relativi a Diritti e Cittadinanza e Istruzione e Cultura