Bologna La scienza che fu in sette capitoli Un'iniziativa della Fondazione del Monte
Notizia pubblicata il 08 ottobre 2008
Categoria notizia : Cultura
LA PRESENZA dello Studium é stata determinante e ha puntellato la storia della città di fior di scienziati e studiosi che hanno legato il loro nome alla più nobile tradizione della medicina, della biologia, della botanica, della matematica, della fisica (nel 1921 arrivò anche Albert Einstein).
La Fondazione del Monte vuol mantener viva e rinnovare tale tradizione con una serie di sette appuntamenti tematici che prendono avvio domani all'Oratorio di San Filippo Neri. Inserendosi nel filone di collaborazione Comune-Università (come ad esempio la rassegna Cronobie), l'iniziativa “La scienza a Bologna†si svolge nell'Oratorio di via Manzoni 5 nelle date 9, 13 ottobre, 6, 10, 18 novembre, 3, 18 dicembre, tutte alle 16,30 con ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
I relatori sono docenti delle Università di Bologna e di Ferrara e si dedicheranno alle biografie e alle attività sperimentali e teoriche di sette scienziati che hanno avuto echi profondi nella storia delle scienze applicate. Si tratta di Ulisse Aldrovandi, il naturalista, botanico ed entomologo cinquecentesco, realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale ospitato proprio da Bologna, dello scienziato e geologo Luigi Ferdinando Marsili, di Laura Bassi Veratti, la prima donna che nel Settecento diventò professoressa di fisica, del fisiologo, fisico e anatomista Luigi Galvani, famoso per gli studi pionieristici sull'elettricità , del fisico Augusto Righi, di Guglielmo Marconi, l'inventore della radio, e di Federigo Enriques, matematico, storico della scienza e filosofo.
SCOPO DEL CICLO non é solo quello di offrire una conoscenza puntuale di tali scienziati che tra XVI e XX secolo hanno reso celebre Bologna nel mondo, ma anche quello di promuovere degli incontri formativi che potranno essere lievito e fermento per una crescita della cultura scientifica in città . La tradizione dell'antico Studio, infatti, per lunghi periodi così ampia e fiorente, negli anni si é man mano affievolita, a favore dell'approfondimento delle materie umanistiche.
Con questa iniziativa, si intende quindi rilanciare il sapere scientifico, e ricordare – se non rimarcare – il ruolo di Bologna così attivo in questo ambito. Si propone, inoltre di controbilanciare l'accezione quasi negativa che grava, nella percezione comune, attorno al concetto di cultura tecnica. E' per questo motivo che agli incontri si auspica la presenza delle scuole, proprio per attivare un circuito che valorizzi l'interesse dei ragazzi per la scienza, consolidando il rapporto tra il mondo scolastico e quello della ricerca.
I numeri confermano del resto le potenzialità dell'ambito tecnico-scientifico: la cultura tecnica “convieneâ€, perchè offre molte più possibilità di inserimento nel mondo lavoro rispetto alla cultura umanistica. Domani alle 16.30 si parte con “Ulisse Aldrovandiâ€, il cui profilo verrà tracciato dal professor Walter Tega dell'università di Bologna.
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