Ridracoli, la diga è colma, sarà un’estate tranquilla
Notizia pubblicata il 14 febbraio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
«L’ANDAMENTO meteoclimatico di questo inverno nel bacino dell’invaso di Ridracoli induce all’ottimismo sulla capacità di affrontare la stagione estiva». Andrea Mengozzi, assessore provinciale all’ambiente risponde all’interpellanza del capogruppo del Pri, Moraldo Fantini, preoccupato che la diga sia in grado di soddisfare le necessità della prossima estate. «Si sono registrate precipitazioni, anche nevose, — continua Mengozzi — superiori al dato medio normalmente riscontrato, che hanno portato l’invaso a raggiungere il massimo quantitativo stoccabile, oltre 33 milioni di metri cubi d’acqua, già nel mese di gennaio.
Questa disponibilità d’acqua ha fatto sì che gli impianti abbiano sempre lavorato al massimo della loro potenza, di produzione e di immissione in rete d’acqua potabilizzata». Ad esempio, nel mese scorso sono stati potabilizzati e distribuiti 5,19 milioni di metri cubi d’acqua provenienti dalla diga, contro i 2,12 milioni di metri cubi che erano stati distribuiti nel gennaio del 2008.
AI NOVE Comuni dell’area ravennate serviti dall’acquedotto di Ridracoli sono stati distribuiti, a gennaio, 1.762.733 metri cubi d’acqua, pari al settanta per cento del fabbisogno complessivo, che è di circa 2,5 milioni di metri cubi. Dalla diga possono essere teoricamente distribuiti, dopo essere stati potabilizzati, al massimo 3mila litri d’acqua al secondo. Questo picco di distribuzione è stato praticato ogni volta che la somma delle condizioni tecniche, la capacità di produzione, la portata dell’adduzione che distribuisce acqua alle province romagnole, la pressione, la domanda che di notte scende sotto tale soglia, lo consentiva. «In queste condizioni — sottolinea Mengozzi — Romagna Acque ha distribuito, in gennaio, una media di duemila trecento litri d’acqua al secondo».
POI fa una precisazione: «Non era possibile evitare la tracimazione dell’acqua piovuta in eccesso rispetto alla capacità di invaso e, vista l’abbondante consistenza di neve ancora depositata nel bacino della diga, soprattutto nella parte alta, dove si registra anche oltre un metro e mezzo di neve depositata, guardiamo con una certa serenità alla stagione estiva».
Naturalmente occorre comunque evitare gli sprechi. L’assessore conclude dicendo che «come tutti gli anni, i conti si faranno in ottobre, valutando le precisazioni che, da allora, si spera, inizieranno ad alimentare il bacino della diga. La soluzione strutturale a questa incertezza sta nel nuovo impianto di potabilizzazione, il Nip 2, che Romagna Acque sta realizzando alle porte di Ravenna, e che renderà disponibili altri 1.100 litri d’acqua al secondo prelevandola, tramite il Cer, direttamente dal Po».
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