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Gli stranieri? Un miraggio

Notizia pubblicata il 19 luglio 2009



Categoria notizia : Turismo


LA REGINA lancia l’allarme stranieri. In piena estate appare evidente a molti operatori oramai che il mercato straniero per Cattolica è tutto da ricostruire e da reinventare, è quest’anno un’azione è più urgente che mai.

«È sotto gli occhi di tutti — conferma Attilio Meletti, presidente Confcommercio ed operatore turistico — non c’è uno straniero in città. E non si parla solo di tedeschi: anche la nostra presenza nell’Est europeo è crollata. Dobbiamo riflettere su questo e trovarci attorno ad un tavolo per lavorare il prima possibile su questo aspetto. In Italia — continua Meletti — fortunatamente il nostro prodotto tiene, ma all’estero oramai non abbiamo più mercato. La crisi mondiale ha azzerato arrivi anche dalla Russia, Ungheria, Polonia ed il resto. Siamo preoccupati».
Una situazione frutto degli ultimi anni di immobilismo da parte di amministrazione comunale e categorie economiche. Proprio per questo negli ultimi mesi della Giunta Pazzaglini si è costituita PromoCattolica, associazione che raggruppa categorie e amministrazione proprio nella promocommercializzazione.
«Abbiamo allestito un sito Internet speciale — conferma Alfredo Monetti di PromoCattolica — per essere ben visibili in tutto il mondo e soprattutto per cercare di vendere camere e pacchetti proprio via Internet. Il nostro ambizioso progetto resta arrivare ad un milione di contatti in un anno».

Ma quest’estate è rimasta indietro ed il raccolto di questa semina via Internet si vedrà solo tra dodici mesi. Intanto si fanno i conti e gli stranieri sono pochissimi, salvo qualche svizzero e francese. Ma c’è pure chi ancora sta setacciando il mercato tedesco. Facendo pubblicità sulla rivista Reizelanderspiegel (113mila copie nel territorio di Amburgo e Berlino) il portale turistico Cattolica.info è entrato in contatto con alcuni giornalisti stranieri.

«Il turista tedesco è alla ricerca di formule all inclusive — spiega Mauro Calbi del portale Cattolica.info — ritiene che l’extra-alberghiero ad esempio sia troppo costoso, anche le tariffe della spiaggia vanno riviste anche se non specifica quale spiaggia. Da noi i prezzi sono contenuti. Ma soprattutto il tedesco ama viaggiare in auto rispetto agli altri mezzi di trasporto e dunque la riviera si deve attrezzare sulla viabilità, poi chiede entroterra, enogastronomia, insomma non solo sole e mare. La crisi? C’è ma di fronte ad una buona offerta il tedesco non rinuncia alla vacanza».

foto by http://www.flickr.com/photos/ilaria-aprile/