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Imola e Modena tra le città  big della cultura Inserite nel Gotha europeo Efa

Notizia pubblicata il 09 gennaio 2008



Categoria notizia : Turismo


QUANDO cala il sole, il castello di Lubiana, arroccato su un colle ammantato di nebbia, si illumina di colori cangianti: ora lo vedi blu, ora rosso, ora splendente del suo bianco. Sembrano tutti i colori di un mondo che cambia velocemente: tante nazioni, tanti popoli, tante lingue, tante culture, che a volte possiamo ritenere distanti, anche incomprensibili.

Proprio qui, nella cornice austera e suggestiva di questa antica rocca, il Festival filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo ha fatto il suo ingresso ufficiale nel club delle grandi manifestazioni culturali del nostro continente, firmando la Dichiarazione sul dialogo interculturale promossa dall'European Festival Association. Non a caso é stata scelta Lubiana : la Slovenia ha appena iniziato il suo semestre di presidenza dell'Unione Europea, e quindi questo, oggi, si può considerare il "cuore" dell'Europa, del suo desiderio di essere davvero unita. «E, fra tanti festival che si occupano di teatro, di danza, di musica, si é avvertita l'esigenza di introdurre elementi di pensiero - osserva Roberto Franchini, presidente della Fondazione Collegio San Carlo che ogni anno coordina l'organizzazione del festival -. Del resto, fin dalla sua nascita, il nostro festival ha cercato di far incontrare la riflessione filosofica e le arti, in tutte le loro declinazioni».

DELL'ASSOCIAZIONE europea dei festival fanno parte più di cento manifestazioni di 38 Paesi: ci sono i grandi, collaudatissimi e blasonatissimi festival di Edimburgo o di Avignone, il Berliner Festspiele, il Wiener Festwochen, ci sono varie espressioni dell'ex Jugoslavia, dal festival di Sarajevo al Belgrade Music festival qui riuniti sotto le stesso "tetto", e ci sono alcune presenze tricolori, come il Romaeuropa festival o il più piccolo e apprezzato Emilia Romagna Festival, che ha sede a Imola ed é presieduto da Massimo Mercelli, anch'egli fra i "grandi" nella cerimonia ufficiale di ieri pomeriggio a Lubiana. Si calcola che tutte queste manifestazioni coinvolgano milioni di persone: «I festival - sottolinea la Dichiarazione - hanno un ruolo potente nel trasformare una società  multiculturale in una società  interculturale, un passo strategico nel processo di integrazione», soprattutto perchè ogni festival é sì espressione di una comunità , ma diventa anche un punto di riferimento internazionale. Sempre in un'atmosfera festosa.

«I FESTIVAL sono una ricchezza, un segno di cooperazione internazionale», fa notare Jan Figel, commissario europeo alla Cultura. «Prima ancora che un progetto politico o economico, l'Europa deve essere un progetto culturale, e questi ne sono gli esempi», aggiunge Hugo De Greef, segretario generale dell'Efa. A Modena, Carpi e Sassuolo l'esperimento é riuscito, ormai da sette anni. Alla più recente edizione, si sono calcolate 132mila presenze. La rassegna modenese ha già  dato vita a una rete europea di manifestazioni gemellate: due festival realizzati sul modello di quello emiliano si sono tenuti con successo in Francia e in Repubblica Ceca. Ora si punta a estendere il network, sempre sotto l'egida dell'Unione Europea, includendo festival anche di altre nazioni, come Belgio, Germania o Finlandia.

NEL FRATTEMPO é già  a pieni giri la macchina organizzativa per l'ottava edizione del Festival filosofia "di casa nostra", che si terrà  dal 19 al 21 settembre e sarà  dedicata a una suggestiva parola chiave, "fantasia". «Se pensate a un festival stile Gianni Rodari, vi sbagliate - anticipa Michelina Borsari, direttore scientifico della rassegna -. Nella cornice della "fantasia", proveremo invece a immaginare il futuro che arriva. Sarà  un festival giocato sulla creatività , a tutti i livelli, parleremo del futuro, anche da punto di vista delle utopie, ma anche del presente, nel suo carattere di artificialità Â» . Fra i protagonisti attesi, anche il "visionario" Peter Sloterdijk o l'economista (e consigliere di Nicolas Sarkozy) Jacques Attali. Nell'ormai collaudato modello multiforme, fra lezioni magistrali e cene filosofiche, ci sarà  spazio anche per raccontare l'architettura delle città  del futuro, oppure le magiche avventure della letteratura fantasy. E per pensare a quale mondo andiamo incontro.
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