DATI POSITIVI SULL’INTEGRAZIONE
Notizia pubblicata il 23 aprile 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
L’IMMIGRAZIONE conferma caratteristiche di crescita in Emilia-Romagna, che viene promossa al primo posto tra le regioni italiane per le politiche di integrazione. Forlì si piazza al 30° posto nella classifica delle 106 province italiane.
Con una presenza di 31mila stranieri residenti pari al 7,9 per cento della popolazione, la Provincia di Forlì-Cesena è attiva nelle politiche di accoglimento degli immigrati e di promozione della coesione sociale. «In regione Forlì è quella che ha il maggior numero di carte di soggiorno, segno che l’integrazione è più avanti — commenta Andrea Stuppini, dirigente regionale delle politiche dell’immigrazione — il fenomeno è cambiato negli ultimi anni non solo per l’ingresso di nuovi paesi nell’Ue, ma perché si struttura in maniera nuova, con la presenza delle cosiddette seconde generazioni».
IN BASE alle direttive del rapporto regionale l’integrazione si promuove attraverso l’alfabetizzazione, i mediatori culturali, la lotta alla xenofobia. Per combattere il pregiudizio, insomma, occorre conoscere. Forse non tutti sanno che la percentuale di devianza degli stranieri è pari a quella degli italiani, che gli immigrati versano ogni anno 22 milioni di euro di Inps in provincia e 27 milioni di tasse fra Irpef, Iva e imposte fabbricati, «difficile dire che rappresentino solo un costo», dice Stuppini.
PER combattere il pregiudizio sugli immigrati, la Provincia ha stilato una Agenda delle associazioni di stranieri presenti sul territorio (online sul sito dell’osservatorio immigrazione) che hanno dato la loro disponibilità a raccontarsi e dare informazioni ai mass media, per contribuire a una rappresentazione realistica del fenomeno, non legata ai soli tragici episodi di cronaca.
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